
Fisco, cosa cambia nell’aggiunta delle spese mediche nel 730 precompilato
Per quest’anno c’è una piccola differenza che riguarda chi deve aggiungere alcune prestazioni mediche nella propria dichiarazione dei redditi: in caso di modifica, i controlli formali del Fisco potranno avvenire solo sui documenti di spesa non precaricati. Una semplificazione importante, visto che già oggi i dati comunicati da farmacie, medici e altri operatori sono l’82% degli 1,3 miliardi di informazioni trasmessi alle Entrate

C’è una novità per quanto riguarda il 730 precompilato, che alleggerisce il peso degli obblighi di conservazione dei documenti relativi alle spese mediche (scontrini e ricevute)
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COSA CAMBIA – La novità riguarda chi presenta la dichiarazione dei redditi tramite intermediari, Caf o professionisti, per i quali vale ora lo stesso principio già applicato negli anni scorsi al fai-da-te: se si aggiunge o modifica una spesa medica, i controlli formali del Fisco potranno avvenire solo sui documenti di spesa che non erano stati precaricati
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COSA SIGNIFICA – La ricaduta ha un peso specifico importante, visto che i dati comunicati da farmacie, medici e altri operatori tramite il sistema Tessera sanitaria (Ts) sono l’82% degli 1,3 miliardi di informazioni trasmesse alle Entrate. E, come recitano le istruzioni, “non dovranno essere conservati i documenti riferiti ai dati delle spese sanitarie che non risultano modificati”. Su tutto il resto le norme non cambiano
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COSA DEVE FARE IL CITTADINO – In ogni caso è bene che il cittadino consegni tutta la documentazione al Caf. “Affinché il Caf possa beneficiare dell’esonero dalla conservazione documentale, il cittadino gli deve consegnare il dettaglio delle spese mediche, scaricandolo dal sistema Ts, e firmare una dichiarazione specifica. Questo prevede il decreto semplificazioni del 2022, ma in molti casi sarà più pratico che il Caf conservi comunque tutte le ricevute mediche, per cui è già attrezzato”, ha dichiarato Giovanni Angileri, coordinatore Consulta nazionale dei Caf
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I VANTAGGI DI CHI ACCETTA – Dallo scorso 11 maggio è possibile modificare la propria precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per chi dovesse accettare va ricordato che l’esonero riguarda solo gli oneri detraibili comunicati alle Entrate da soggetti terzi, ma il Fisco potrà comunque controllare i dati comunicati dai sostituti d’imposta e chiedere i documenti per verificare i requisiti soggettivi per le agevolazioni. Infine, rimane la possibilità di effettuare accertamenti fiscali per casi specifici
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CONSERVARE FINO AL 2028 – Situazione diversa se bisogna aggiungere un’agevolazione o correggerne una già inserita dal Fisco. Nel caso del fai-da-te, le istruzioni al 730 precisano che “ci saranno i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica”. Ad esempio, chi aggiunge la spesa per le attività sportive dei ragazzi nel modello di quest’anno, dovrà conservare fino al 31 dicembre 2028 il giustificativo del pagamento (ricevuta, quietanza o fattura con le informazioni richieste dal Fisco) e il pagamento con mezzo tracciabile
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IN CASO DI MODIFICA – Ma cosa succede in caso di una leggera modifica della dichiarazione? Nel caso in cui si corregga un’agevolazione che non sia medica, il Fisco non effettuerà i controlli documentali sugli oneri, comunicati da terzi alle Entrate, che non vengono modificati. Tra gli oneri modificati, invece, saranno effettuati i controlli sui documenti che hanno generato la modifica

SE SI AGGIUNGE UNA SPESA MEDICA DETRAIBILE – Nel caso in cui venisse aggiunta una spesa medica detraibile mancante, vale il principio riportato nelle istruzioni al 730: “Sugli oneri comunicati che risultano modificati, rispetto alla precompilata, saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica”. Così se si aggiunge la spesa per una visita specialistica non saranno controllati gli scontrini della farmacia i cui oneri sono già precaricati

UNA DETRAZIONE NON VOLUTA – Un esempio di detrazione non voluta può essere il bonus casa per lavori edilizi comunicato dall’amministratore di condominio ma per il quale il contribuente ha fatto la cessione del credito. In questo caso, essendo un onere non detratto, non sarà oggetto di controllo documentale. Ricordiamo che le spese presenti nel solo foglio informativo, se non inserite dal contribuente, sono irrilevanti

NESSUNA MODIFICA SUL REDDITO – In questo caso le modifiche si possono considerare irrilevanti se per esempio si aggiungono dati che non cambiano. Tuttavia la precompilata si considera modificata, e quindi soggetta a controlli, se si toglie un onere e se ne aggiunge un altro di uguale importo
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