
Lavoro, occupati al massimo storico e inattivi al minimo. La situazione in Italia
I dati dell’occupazione diffusi dall’Istat: il numero di persone che hanno attualmente un lavoro non era mai arrivato ai 23,3 milioni attuali, così come quello degli inattivi non era mai stato così basso, a 12,5 milioni. E anche il fenomeno delle “grandi dimissioni”, cresciuto a cavallo dell’epidemia di Covid sembra più un riassestamento che una vera e propria uscita dal contesto lavorativo. Di tutto questo ci si è occupati a Numeri, il programma di Sky TG24

L’Istat ha diffuso i dati sull'occupazione a marzo. Sono in calo le persone in cerca di lavoro e in aumento il numero degli inattivi su base annua. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8% (-0,1 punti), il numero dei disoccupati è sceso sotto i 2 milioni: 1.980.000, livello che non si toccava da novembre 2022. Stesso calo (-0,1) anche per il tasso di disoccupazione giovanile, che resta su livelli allarmanti al 22,3%. Invariato al 33,8% il tasso di inattività. Il tema è stato al centro della puntata di Numeri, in onda il 3 maggio su Sky TG24
GUARDA IL VIDEO: Numeri, la puntata del 3 maggio
OCCUPATI – L’Istat evidenzia che dal 2004 il numero degli occupati non è mai stato così alto, 23,3 milioni
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INATTIVI – Una tendenza che sembra essere confermata dal numero di inattivi, mai così bassi: al 2023 la cifra è scesa a 12,5 milioni
Disoccupazione in Italia, a marzo il tasso è sceso al 7,8%
GRANDI DIMISSIONI IN CALO – Il numero delle “grandi dimissioni”, fenomeno che viene dagli Usa, comincia effettivamente ad assestarsi: nel quarto trimestre del 2022 il numero delle dimissioni volontarie si è fermato a 529mila, secondo i dati del Ministero del Lavoro. Un segno molto probabile di un generale riassestamento nel contesto occupazionale
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IL BOOM A CAVALLO DELLA PANDEMIA – È pur vero, però, che è palese il boom a cavallo della pandemia: se nel periodo gennaio-settembre del 2019 le dimisisoni volontarie erano state appena 1,3 milioni, sono decisamente cresciute nello stesso periodo di tre anni dopo, quando sono diventate 1,7 milioni
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I SOLDI PER IL 2024 – La misura del cuneo fiscale costa quasi 10 miliardi per il 2023, ma al momento non ci sono abbastanza soldi per il 2024, visto che per il momento sono 4,5 miliardi di deficit e 1,2 di revisione della spesa. Altre possibili voci sono al momento ignote
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RDC E IL NUOVO RDC – Il reddito di cittadinanza non è una grande fonte di risparmio, visto che il suo costo per il 2022 è di 8 miliardi, per il 2024 i due nuovi strumenti, l’Assegno di Inclusione e lo Strumento di attivazione, costeranno 7 miliardi
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INFLAZIONE AREA EURO – La Bce continua intanto a mantenere alti i tassi a livello europeo, nonostante l’inflazione nell’area euro sia in lenta discesa
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ITALIA ESCLUSA ENERGIA – In leggero calo invece in Italia, dove l’inflazione esclusa l’energia resta sì alta, ma in leggero calo già nel periodo di aprile 2023

INFLAZIONE AREA EURO – Come evidenzia l’Eurostat la situazione inflazionistica in Europa è molto diversificata: ci sono Paesi, come quelli baltici, dove è superiore al 20% e altri, come l’Italia, dove resta comunque piuttosto bassa, tra il 5 e il 7%. In una situazione tanto simile, il compito della BCE di trovare una comune politica economica risulta essere sempre più complesso
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