
Imprese, a Bolzano si pagano meno tasse. Pressione più alta d’Italia ad Agrigento
L'osservatorio Cna nel suo rapporto “Comune che vai fisco che trovi”, ha classificato 114 comuni capoluoghi di provincia secondo il Total tax rate (Ttr). Un’impresa di Agrigento ha bisogno di lavorare un mese in più per far fronte al carico fiscale rispetto ad una di Bolzano. Tra le città con meno tasse per le imprese anche Trento e Gorizia. Tra le più penalizzate Biella e Vercelli. Il tax free day 2022 delle Pmi è arrivato prima, il 10 luglio

Bolzano, Trento e Gorizia. Sono queste le tre città italiane, tra i capoluoghi di provincia, in cui la tassazione delle imprese è più bassa. Lo sottolinea l'osservatorio Cna nel suo rapporto 2023 “Comune che vai fisco che trovi”. Al contrario, dall’altra parte della classifica dei 114 Comuni, le meno “virtuose” e quindi quelle con la pressione fiscale più alta sono Biella, Vercelli e Agrigento
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Nello specifico, al primo posto della classifica si posiziona Bolzano che registra la tassazione più bassa, pari al 46,7%, inferiore di 6 punti percentuali rispetto al Total tax rate (Ttr) nazionale che è al 52,7%
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Al secondo posto c'è Trento con il 47,9% presenta un Ttr più basso rispetto al valore medio nazionale, con una tassazione locale relativa agli immobili strumentali piuttosto alta. Infatti l'Imu e la Tasi dovute ammontano a 1.662 euro. Il tutto è parzialmente bilanciato dai minori tributi e contributi erariali per via delle maggiori imposte locali deducibili
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Stesso livello di tassazione si registra nel Comune di Gorizia dove, sebbene il Ttr sia pari a 48,5% con una differenza di quasi 1 punto percentuale, la tassazione locale sugli immobili ai fini di Imu e Tasi incide in maniera significativa sulle imprese del luogo anche se la totale quota di deducibilità Imu dal reddito d'impresa determina, di riflesso, la riduzione dei tributi dovuti a livello statale (Irpef+Ivs)
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Situazione diametralmente opposta per le imprese residenti nei Comuni di Agrigento, Vercelli e Biella, che occupano gli ultimi 3 posti nella classifica, con un Ttr che varia da un minimo di 56,9% ad un massimo di 58% rispetto al valore medio nazionale (52,7%). Un’impresa di Agrigento ha bisogno di lavorare un mese in più per far fronte al carico fiscale rispetto ad una di Bolzano
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A pesare maggiormente nella tassazione delle imprese residenti in questi Comuni è l'elevato ammontare di tassazione degli immobili produttivi ai fini Imu, la cui incidenza sul Ttr è superiore in media all'1,06% della tassazione complessiva dovuta sia per gli immobili accatastati come C3 che come C1. Altro fattore a incidere in maniera significativa sul Ttr è l'aliquota di Tari dovuta

Secondo l'analisi del peso di tributi erariali, locali e dei contributi sul reddito d'impresa ed il suo contraltare, tra le principali città, Roma è in 83esima posizione con un Ttr del 53,4% e Milano 24esima con il 51,3%

L'Osservatorio permanente sulla tassazione delle Pmi della Cna spiega che la data in calendario a partire dalla quale i profitti si possono ritenere idealmente prodotti per sé da una piccola impresa italiana è arrivata prima nel 2022. Il tax free day è stato il 10 luglio, in netto anticipo rispetto all'anno precedente quando era il 7 agosto
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