Taglio del cuneo fiscale, ecco quanto vale il nuovo intervento in busta paga
Il governo, nel Documento di economia e finanza, ha destinato alla nuova misura oltre 3 miliardi in deficit, che andranno in favore dei lavoratori con redditi medio-bassi per la seconda parte del 2023. Scettici i sindacati
Le buste paga dei lavoratori con redditi medio-bassi saranno più corpose nella seconda metà del 2023. Il governo infatti nel Documento di economia e finanza ha destinato oltre 3 miliardi in deficit a un nuovo taglio del cuneo fiscale che dovrebbe coprire il periodo da maggio a dicembre dell’anno in corso
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Il nuovo taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe essere contenuto in un nuovo decreto in arrivo entro la fine del mese di aprile, sarà destinato ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi: secondo i primi calcoli potrebbe tradursi sulle buste paga dei lavoratori in circa 25-30 euro in più al mese
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Il nuovo intervento del governo segue quello della Legge di Bilancio, che ha stanziato circa 4,6 miliardi per un taglio di 2 punti ai redditi fino a 35mila euro e un ulteriore punto per quelli fino a 25mila. Ed è aggiuntivo rispetto a quanto già deciso nella Manovra
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Il taglio del cuneo fiscale oggi in vigore vale, secondo i calcoli riportati dal Sole 24 Ore, 41,15 euro al mese per le retribuzioni di 25mila euro lorde, cioè 493,85 euro all’anno. Per le retribuzioni tra 27.500 e 35mila euro il vantaggio è intorno ai 30 euro al mese, 360-390 l’anno
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L’intervento aggiuntivo, in deficit e limitato al 2023, vale una cifra che oscilla tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro. Se effettivamente queste risorse - come sembra - saranno spalmate nel periodo tra maggio e dicembre di quest’anno, i benefici in busta paga dovrebbero diventare quasi il doppio
L'approfondimento del Sole24Ore
Al momento, ricorda ancora Il Sole 24 Ore, non è ancora stato deciso dove sarà fissata l’asticella del nuovo taglio del cuneo. Sembra però difficile che venga creata una nuova soglia, visto che già ora ne esistono due: fino a 25mila taglio del 3%, da 25 a 35mila di retribuzione lorda riduzione del 2% del cuneo
Il nuovo taglio del cuneo dal valore compreso tra 3 e 3,5 miliardi è destinato a produrre un effetto non solo sulle buste paga, ma anche sui conti pubblici: per confermare la riduzione in busta paga prevista fino a 35mila euro lordi di retribuzione nel 2024 serviranno infatti almeno 10 miliardi di euro, secondo i calcoli del quotidiano economico
La decisione del governo non ha, comunque, incontrato il favore dei sindacati: “La nostra richiesta è una riduzione di 5 punti, che vuol dire avere almeno un aumento di 100 euro medi al mese. Mi sembra che quelle risorse non siano sufficienti per risolvere l'emergenza salariale”, ha detto a Sky TG24 il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini
"La riduzione di due punti del governo Draghi costava 4,5 miliardi, non so con tre miliardi cosa vogliono fare. Non conosciamo il testo e non siamo stati coinvolti per discutere, il governo continua a mantenere un approccio che non è utile né per il governo né per il Paese”, ha attaccato il leader sindacale
Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, “appena saranno resi disponibili leggeremo con attenzione i testi, ma al momento restano confermate tutte le ragioni della nostra mobilitazione”. Inoltre “verificheremo, nel dettaglio, cosa significano i 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale previsti e che impatto concreto avranno sulle retribuzioni"
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