
Reddito di cittadinanza, ecco le ipotesi di riforma: ISEE e requisiti verso una stretta
Secondo il quotidiano “Il Messaggero” l’intenzione del governo è quella di sdoppiare il vecchio Reddito di cittadinanza: sono pronti a nascere la “Garanzia per l’inclusione” e la “Garanzia per l’attivazione lavorativa”, due misure pensate per aiutare tutti all'inserimento lavorativo. Il sistema prevede anche degli incentivi per i datori di lavoro ma soprattutto punisce chi cerca di imbrogliare: sono infatti previsti da 2 a 6 anni di carcere

Il governo è al lavoro per riformare il Reddito di Cittadinanza: secondo Il Messaggero i cambiamenti saranno valutati in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Si valuta uno sdoppiamento della misura in “Garanzia per l’inclusione” e “Garanzia per l’attivazione lavorativa”, due misure pensate per aiutare tutti all'inserimento lavorativo. Il sistema prevede anche degli incentivi per i datori di lavoro
GUARDA IL VIDEO: Reddito di cittadinanza 2023, cosa cambia con la riforma: ISEE e requisiti
IL NUOVO REDDITO – Secondo quanto fa sapere il quotidiano romano, in questo decreto “Lavoro” di prossima discussione, il nuovo Reddito verrebbe chiamato “Garanzia per l’inclusione” (e non più Mia), definendola come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione lavorativa. A beneficiarne sarebbero soprattutto i nuclei familiari con all’interno un disabile, dei minori o un over-sessantenne
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
L’ISEE – Requisito importante per poter accedere al nuovo assegno è l’Isee, che dovrà essere inferiore a 7200 euro, con il reddito familiare che non dovrà superare i 6mila euro, considerando il numero dei componenti del nucleo familiare
Isee, ecco il requisito essenziale per ottenere i bonus: cosa sapere
CASE E MACCHINE – Altro requisito essenziale sono case, mezzi e anche i conti in banca. Non si potrà possedere un patrimonio immobiliare ai fini Imu con un valore oltre i 150 mila euro, escludendo la prima casa, né tantomeno conti in banca maggiori di 10 mila euro. Non si dovranno nemmeno possedere auto di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto di oltre 250 cc
Lollobrigida: "Lavorare nei campi, non stare sul divano con il Rdc"
MODALITÀ DI PAGAMENTO - Il beneficio economico che sarà riconosciuto ai “non occupabili” sarà di 6mila euro l’anno (500 euro al mese) da moltiplicare per 0,4 per ogni componente disabile o ultrasessantenne, per 0,15 per i figli di età inferiore ai 3 anni e per 0,10 per gli altri. A queste somme verranno aggiunti anche 3360 euro per l’affitto. L’assegno sarà pagato per 18 mensilità, poi è previsto un mese di sospensione prima che i versamenti ricomincino
Crollano domande per Reddito di cittadinanza, -65% nei primi mesi del 2023
LAVORO E SISTEMA ANTI-FURBETTI - Il beneficio verrà pagato dall’Inps attraverso la cosiddetta “Carta di inclusione”, che permetterà di effettuare prelievi in contanti che non superino i 100 euro al mese. Chi è in grado di lavorare sarà tenuto ad iscriversi al “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa”, una nuova piattaforma che sarà istituita dal ministero e sulla quale si troveranno proposte di formazione e di lavoro. Gli eventuali “furbetti” del nuovo Reddito saranno puniti con la reclusione da 2 a 6 anni
Sondaggio: cala fiducia in governo Meloni. RdC da ridimensionare
GLI SGRAVI – Presenti anche dei vantaggi per chi assume un percettore della “Garanzia per l’inclusione” con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche mediante contratto di apprendistato: è infatti riconosciuto, per massimo 2 anni, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori

UN SECONDO REDDITO - Accanto alla “Garanzia per l’inclusione” nascerà anche un nuovo sostegno ribattezzato “Garanzia per l’attivazione lavorativa” che partirà dal primo gennaio del prossimo anno e sarà riconosciuto alle persone tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con Isee non superiore a 6mila euro l‘anno. Per queste persone, considerate “attivabili” al lavoro, il beneficio sarà pari a 350 euro, erogato per dodici mensilità, senza possibilità di rinnovo. Se in famiglia c’è un secondo richiedente, per quest’ultimo l’assegno sarà di 175 euro

DISPONIBILITÀ COME REQUISITO - L’erogazione del beneficio è comunque condizionata al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Il vecchio Reddito di cittadinanza, sostiene il decreto del governo, andrà definitivamente in pensione il prossimo 31 dicembre, quando entreranno in vigore le nuove norme

L’AIUTO PER I COLLABORATORI DOMESTICI - Il provvedimento contiene anche altre novità. Una di queste è l’adeguamento della deducibilità fiscale dei contributi versati per i collaboratori domestici. Il limite viene innalzato a 3 mila euro. Nel testo, poi, arrivano anche l’ammorbidimento delle causali per i contratti a termine e la proroga del contratto di espansione
Colf e badanti, verso l'ampliamento della deducibilità fiscale