
Colf e badanti, verso l’ampliamento della deducibilità fiscale: cosa sappiamo
Secondo Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, l’idea potrebbe interrompere il circolo vizioso del ricorso al lavoro sommerso e sostenere economicamente le famiglie. Intanto crescono i salari: lavoratori formati per assistere una persona non autosufficiente (e convivente) potranno costare fino a 1.384 euro al mese

La ministra del Lavoro Marina Calderone ha proposto una "una riflessione" su un ampliamento della deducibilità fiscale delle spese sostenute dalle famiglie per colf e badanti, più alte dopo gli incrementi retributivi scattati da gennaio
Colf e badanti, crescono gli stipendi
Secondo Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, questa scelta potrebbe interrompere il circolo vizioso del ricorso al lavoro sommerso e sostenere economicamente le famiglie, già alle prese con gli aumenti retributivi di colf, badanti e baby sitter
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"È una richiesta - afferma Zini - di cui da anni ci facciamo portavoce e che riteniamo essere non più rinviabile, soprattutto alla luce dell'adozione del Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso, per cui da subito siamo disponibili a lavorare. Il fine cui tendere è molto semplice anche se economicamente impegnativo: il lavoro regolare deve costare meno del lavoro nero. Ogni anno il lavoro domestico irregolare 'costa' allo Stato quasi 2,7 miliardi di mancato gettito, tra evasione contributiva e fiscale"
Bonus colf e badanti per chi assume regolarmente
Intanto potrà costare fino a 1.384 euro al mese avere una badante formata convivente livello D super (per una persona non autosufficiente) oltre a 194 euro di indennità e la quota di mensilità aggiuntive quali tredicesima e Tfr
Lavoro colf, nessun accordo: a gennaio 2023 scatta l'aumento di stipendio del 9,2%
Per le famiglie italiane la spesa per le assistenti familiari - secondo le tabelle pubblicate dal ministero del Lavoro dopo il mancato accordo tra datori di lavoro domestico e sindacati della scorsa settimana - aumenterà del 9,2% per le retribuzioni minime contrattuali e dell'11,5% per vitto e alloggio, ovvero rispettivamente dell'80% e del 100% della variazione del costo della vita per le famiglie di impiegati e operai rilevate dall'Istat
Le variazioni sono partite dall'1 gennaio 2023 e dalla stessa data dovrebbero essere aggiornati i valori dei contributi che secondo l'Assindatcolf dovrebbero crescere di circa l'8%. Per una badante non formata di persona non autosufficiente ci vorranno almeno 1.120 euro al mese oltre a quote di tredicesima e Tfr mentre per il livello A (assistente familiare generico convivente, ad esempio addetto alle sole pulizie) basteranno 725 euro

Se si ha bisogno di una baby sitter o di una assistente di persone autosufficienti (livello BS) la retribuzione minima contrattuale mensile sarà di 988,90 euro mentre per un assistente con specifiche conoscenze di base (ad esempio un cuoco) livello C ci vorranno almeno 1.054,85 euro oltre alle quote delle mensilità aggiuntive

Per i lavoratori domestici non conviventi la retribuzione oraria minima andrà da 5,27 euro per il livello A (colf generica) a 9,36 euro l'ora per l'assistente familiare D super passando per la retribuzione oraria minima per la baby sitter di 6,99 euro. Nel caso di persone non autosufficienti le famiglie dovranno mettere in programma però spese molte più alte perché oltre alla retribuzione per la badante e ai contributi dovranno considerare anche le sostituzione nei giorni di riposo e nelle ferie oltre all'assistenza notturna

Secondo Assindatcolf per la figura professionale più formata e qualificata del comparto la famiglia potrebbe spendere fino a quasi 2mila euro al mese senza considerare le sostituzioni. Dall'Associazione però fanno sapere che la maggior parte dei contratti per le badanti riguardano i livelli CS ovvero quelli per le assistenti che seguono persone non autosufficienti senza avere le abilitazioni per un totale mensile, compresi i contributi, che supera i 1.500 euro
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