
Lavoro colf, nessun accordo: a gennaio 2023 scatta l'aumento di stipendio del 9,2%
Fumata nera anche nell'ultima trattativa per evitare un aumento eccessivo per le famiglie nella retribuzione di tutti i lavoratori domestici. Via libera, dunque all'aumento dell'80% dell'indice Istat sull'inflazione. Ecco come cambiano gli stipendi di colf, badanti e baby sitter

Nessun accordo sull'adeguamento retributivo nei confronti di colf, badanti e baby sitter. Dopo l'ultima riunione di stamattina tra le associazioni datoriali rappresentate dalla Fidaldo e i sindacati dei lavoratori domestici (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf ), con questi ultimi che hanno rifiutato la proposta dei datori di lavoro
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Come conseguenza del mancato accordo tra le parti, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro domestico prevede che venga introdotto un aumento delle retribuzioni minime di categoria dell'80% dell'indice Istat
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In base all'inflazione attuale, il mancato accordo comporterà un adeguamento del 9,2% sulle retribuzioni minime a partire da gennaio 2023. Per quanto riguarda le indennità di vitto e alloggio, invece, siccome il ccnl prevede un aumento del 100% sull'indice Istat, esse aumenteranno dell'11,5%
La proposta della Fidaldo di trovare un accordo con i sindacati per evitare un aumento così consistente nelle buste paga dei lavoratori domestici, era stata spiegata come una misura per limitare l'impatto economico dei rincari sulle risorse delle famiglie, già gravate dai caro bollette e carburanti
Per le famiglie che applicano la retribuzione minima per i loro lavoratori domestici, gli adeguamenti del 2023 comporteranno un aumento delle buste paga oscillante tra i 109 e i 145 euro mensili, in base al profilo del lavoratore

Per quanto riguarda i badanti non conviventi per persone non autosufficienti, che lavorano 30 ore alla settimana, l'aumento mensile in busta paga è pari a circa 85 euro (da 926,9 a 1012 euro). A questa cifra, però, vanno aggiuni il rateo Tfr, la tredicesima e le ferie, che fanno lievitare il rincaro di qualche decina di euro
L'aumento è maggiore per i badanti conviventi con persone non autosufficienti, che vedranno aumentare il loro stipendio mensile minimo di 95 euro, che diventano almeno 125 tra Tfr, tredicesima e ferie

Tra le categorie che beneficieranno di aumenti ancora superiori, i baby sitter di bambini al di sotto dei sei anni (40 ore settimanali, non conviventi), che passano da una retribuzione minima di 1234 euro nel 2022 ad una di 1348 nel 2023 (114 euro in più)

Il costo annuo complessivo per il datore di lavoro potrebbe aumntare di quasi 2mila euro (1.743 euro), da 18.958 a 2.701 euro

Attualmente i lavoratori domestici sono più di 960mila, in costante aumento dal 2019. La maggioranza è ancora composta da lavoratori stranieri (70%), prevalentemente provenienti dall'Europa dell'Est e la percentuale di lavoratrici è pari all'85%. Sia la componente maschile sia quella italiana sono però in aumento
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