
Retrofit, come funziona il bonus per trasformare l'auto in elettrica e come fare domanda
Chi ha sostituito il vecchio motore termico del suo veicolo con uno elettrico, tra novembre 2021 e dicembre 2022, può fare domanda per ottenere fino al 60% della spesa sostenuta (fino a un massimo di 3500 euro). Ecco tutto quello che serve sapere

Chi ha trasformato la propria auto in elettrica, sostituendo il vecchio motore termico, può fare domanda per ottenere fino al 60% della spesa sostenuta (fino a un massimo di 3500 euro). È infatti online la Piattaforma Retrofit, sul sito di Consap, per presentare le richieste e ottenere il contributo, relativamente agli interventi svolti tra il 2021 e il 2022
Vola il mercato delle auto a marzo: immatricolazioni +40,8%Il bonus è stato introdotto nel nostro ordinamento per la prima volta con la legge 145/2018, senza però essere mai attuato fino alla scorsa estate, quando con decreto interministeriale si è andati a stabilire le regole per poter usufruire del contributo e altri aspetti tecnici e fondamentali
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Oltre al contributo per l’installazione, viene riconosciuto anche il contributo (sempre pari al 60%) delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al pubblico registro automobilistico (PRA) e all’imposta provinciale di trascrizione: il mezzo, dopo le modifiche, va infatti immatricolato di nuovo
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I veicoli da riqualificare con un nuovo motore elettrico, si legge sul sito di Consap, sono quelli appartenenti alle categorie internazionali M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1, N1G. Non sono quindi solo le automobili a rientrare nel campo di applicazione del bonus, ma anche i van con posti a sedere fino a un massimo di otto, i furgoni destinati al trasporto merci (di 3,5 tonnellate al massimo) e i fuoristrada
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L’amministrazione responsabile della misura è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il contributo è riconosciuto una sola volta per installazioni di sistemi di riqualificazione elettrica effettuate dal 10 novembre 2021 fino ad esaurimento delle risorse disponibili (14 milioni di euro) e comunque non oltre al 31 dicembre 2022
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Il termine retrofit ricomprende tutte le modifiche elettromeccaniche a cui un veicolo tradizionale deve far fronte per diventare un mezzo ibrido oppure elettrico. L’obiettivo ultimo è quello di permettere a mezzi di trasporto molto inquinanti di prolungare un po’ la propria vita, senza impattare troppo sull’ambiente

Gli interventi di ammodernamento devono per forza essere svolti da officine autorizzate e le nuove componenti non devono modificare le caratteristiche di sicurezza e prestazioni del veicolo come acquistato originariamente

Per presentare domanda, bisogna collegarsi al sito https://retrofit.consap.it e accedere con le proprie credenziali SPID. Online si trova un modulo già predisposto a cui bisogna però allegare i documenti con le informazioni sul veicolo e sulle spese effettuate

Nello specifico, bisogna allegare la fattura che documenti l’installazione delle nuove componenti, la quietanza di pagamento, il documento unico di circolazione aggiornato, la prova di pagamento dell'imposta di bollo per l'iscrizione al PRA e la prova di pagamento dell'imposta provinciale di trascrizione
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