
Fisco e assegno unico, ecco il piano del governo per contrastare il calo delle nascite
I dati Istat certificano un inverno demografico sempre più accentuato nel nostro Paese: per questo l’esecutivo starebbe pensando a diverse misure per stimolare gli italiani a fare più figli. “Tutte le nostre misure saranno rivolte alla natalità”, ha dichiarato la ministra Roccella al Messaggero. Dall’assegno unico universale ai servizi di supporto alle madri in tutto il territorio, ecco cosa sta preparando Palazzo Chigi

“La lotta all’emergenza demografica è una priorità assoluta”. Non usa giri di parole la ministra della Famiglia Eugenia Roccella che, sulle pagine del Messaggero, ha sottolineato l’importanza della questione familiare. “Abbiamo iniziato ad occuparcene dal primo giorno e continueremo a farlo con determinazione”, ha sottolineato la ministra
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LE DENUNCE DI BONOMI E DEL PAPA – L’allarme demografico per il nostro Paese, confermato dai dati Istat, è ormai evidente sotto molti aspetti e infatti in tanti lo hanno denunciato. “La crisi demografica italiana è persistente e drammatica, tra le peggiori dell’area Ocse”, ha dichiarato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. “Non fate figli ma avete cani e gatti, chi pagherà le tasse per la pensione?”, si è chiesto invece un po’ di tempo fa Papa Francesco
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L’INTERVENTO SULL’ASSEGNO UNICO – Uno degli interventi più celeri del governo è stato sugli importi base dell’assegno, che partono da 175 euro al mese e poi decrescono fino ad arrivare a 50 euro per quelli che superano la soglia dei 40 mila euro Isee oppure non presentano l'attestazione. Queste somme sono state incrementate del 50% per i figli di età inferiore a un anno: dunque l’importo più alto è salito da 175 a 262 euro mensili
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IL MESSAGGIO INPS – A beneficiarne non sono soltanto i figli di età inferiore ad un anno: come ha spiegato l’Inps in un messaggio, sono stati incrementati gli importi per i nuclei familiari numerosi; sono stati stabilizzati gli aumenti effettuati nel corso del 2022 in favore dei figli disabili maggiorenni ed è stato anche confermato l'incremento dell'eventuale maggiorazione transitoria per i nuclei con figli disabili
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IL RUOLO DELL’ISEE – Centrale in questi ultimi aumenti è stato sicuramente l’Isee, di recente aggiornato con la richiesta della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Chi non l’ha aggiornato ad inizio 2023 continuerà a ricevere d’ufficio la prestazione da parte dell’Inps, ottenendo unicamente gli importi minimi previsti fino al 2022
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UN ASSEGNO UNICO UNIVERSALE – In questo senso l’idea del governo è di fare ancora di più. “Nell’arco della legislatura vogliamo potenziarlo, allargandolo e rendendolo universale”, ha dichiarato Roccella sempre al Messaggero, intendendo in questo senso di slegarlo completamente da qualunque discorso sull’Isee
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IL CONGEDO – Va aggiunto, inoltre, come il governo si sia già mosso anche in materia di congedo, varando un ulteriore mese di congedo parentale retribuito all’80 per cento dello stipendio e sfruttabile alternativamente dalla madre o dal padre del neonato
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RDC IN VERSIONE FAMILIARE – Come ha annunciato la ministra Roccella, tutte le misure del governo saranno "orientate alla natalità": non sarebbe strano, perciò, immaginare un reddito di cittadinanza rivisto e corretto in versione famiglia. Infatti, come sappiamo, la misura cardine dei governi con il Movimento 5 Stelle sembra essere destinata a lasciare il passo ad una nuova misura, in cui certamente il quoziente familiare farà la sua parte

IL “CRITERIO FAMILIARE” – Anche però la stessa idea di quoziente sembra essere destinata a cambiare e a prenderne il posto sarà il cosiddetto “criterio familiare”: “introdotto nella delega fiscale approvata dal governo, la natalità e il sostegno alle famiglie sono previsti come principi cardine ai quali la riforma dovrà ispirarsi e la composizione del nucleo familiare e i costi sostenuti per la crescita dei figli faranno parte dei criteri per la revisione del sistema di tassazione”, ha dichiarato Roccella

IL RILANCIO DEI SERVIZI DI SUPPORTO – L’operazione non si ferma ovviamente qui: come ha dichiarato la ministra Roccella sono allo studio “misure di accompagnamento alla maternità e servizi di supporto alle madri diffusi sul territorio, sul modello di prossimità francese anche rilanciando i consultori"
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