
I ricercatori italiani guadagnano la metà di quelli tedeschi. Gli stipendi in Europa
Chi entra nel mondo accademico percepisce in media 28.256 euro (netti). Nel Regno Unito si arriva a 49.168 euro, nella Regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia a 50.006 euro, in quella della Baviera fino a 52.689 euro. Emerge da una ricerca condotta dal centro studi dell’Università della California–Berkeley

Essere ricercatori in Italia non è semplice. Non lo è soprattutto nel confronto con tre altri Stati europei - Francia, Germania e Regno Unito – dove gli stipendi sono significativamente più alti: a inizio carriera la busta paga di un ricercatore tedesco è quasi il doppio di quella italiana. Ci sono poi marcate differenze anche nelle tempistiche con cui si può salire ai piani alti della carriera accademica
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Il quadro emerge dalla ricerca “The Attractiveness of European Higher Education Systems: A Comparative Analysis of Faculty Remuneration and Career Paths”, condotta dal centro studi dell’Università della California–Berkeley. Italia, Francia, Germania e Uk sono stati scelti perché rappresentano “i mercati più ampi nel mondo accademico europeo”
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GLI STIPENDI – Partendo dai salari, la ricerca evidenzia come, a inizio carriera, un ricercatore italiano percepisca in media 28.256 euro (netti). Nel Regno Unito si arriva a 49.168 euro, nella Regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia a 50.006 euro, in quella della Baviera fino a 52.689 euro. Non sono inclusi nel report quelli francesi
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Restano differenze di stipendio anche con l’avanzamento in carriera. Se un Professore Associato in Italia può arrivare a guadagnare 40.988 euro netti, la simile figura inglese del Senior Lecturer raggiunge i 69.385 euro. Un W2 Professor tedesco della Renania prende 70.333 euro, uno bavarese 69.328 euro. Più vicino allo stipendio italiano quello di un Maître de conférences: 44.522 euro
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Un Professore Ordinario in Italia prende 57.178 euro netti, poco sopra il corrispettivo francese del Professeur des universités (56.335 euro), ma molto al di sotto del Professor inglese (91.973) e del W3 tedesco (82.627 euro in Renania e 74.838 euro in Baviera)

Non è solo il valore netto dello stipendio in sé a far riflettere, ma anche il fatto che le buste paga italiane – già alleggerite da un prelievo fiscale consistente - sono fisse e non prevedono aggiustamenti di alcun tipo, come ad esempio per il numero di figli a carico o per il costo della vita nelle diverse città

LE PROSPETTIVE – C’è poi il discorso dell’avanzamento di carriera. Il mondo accademico inglese e tedesco negli ultimi anni si è espanso soprattutto grazie ai più giovani: gli under 40 sono cresciuti rispettivamente del 3,5% e del 7%

Diversi metodi vengono messi in campo per attirare non soltanto gli studenti più capaci a livello nazionale, ma anche quelli di altri Stati. L’Italia non ha invece attivato nessun tipo di programma per portare sul suo territorio talenti stranieri

UNA QUESTIONE ANAGRAFICA - Negli ultimi anni, si legge sempre nel report, il personale del corpo docenti italiano – contando sia i ricercatori che i docenti – è sceso del 3%. Ancora più diminuita è però la presenza degli under 40, crollata del 28%. Ecco quindi che l’età media del corpo docenti italiano risulta più alta di quella degli altri tre Paesi. Un Professore Associato da noi ha di solito 52 anni. In Francia ne ha 34, nel Regno Unito 43, in Germania 47

Un po’ meno nette le differenze nelle età dei Professori Ordinari. Ma anche in questo caso l’Italia è lo Stato con i numeri più alti: 58 anni, contro i 55 inglesi, i 52 tedeschi e i 54 francesi
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