
Riforma fisco, ipotesi Iva azzerata su prodotti per l'infanza e beni di prima necessità
Ne ha parlato il viceministro all’Economia Maurizio Leo nel corso di un video in diretta con "Il Sole 24 Ore": "Abbiamo quattro aliquote Iva. Quella del 4% non la si può toccare, quelle del 5 e del 10 sì. Oggi una bottiglia d’acqua ha il 22%, si può riportare al 10%. Si può rivisitare l’aliquota della carne e del pesce. O ancora pensare a un’aliquota zero per i prodotti dell’infanzia o per beni di prima necessità"

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo è intervenuto in diretta video sui canali de Il Sole 24 Ore e si è espresso sulla riforma fiscale che verrà messa a punto dal governo Meloni. Fra i temi affrontati anche quello dell'azzeramento dell'Iva su alcuni prodotti
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Al momento l'Iva si calcola su quattro aliquote: una ordinaria al 22%, una al 4% (che si applica ad esempio ai prodotti alimentari e agricoli), una al 5% (alcuni alimenti specifici) e una al 10% (fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, medicine, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi)
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“Abbiamo quattro aliquote Iva. Quella del 4% non la si può toccare, quelle del 5 e del 10 sì”, sottolinea il viceministro. “Oggi una bottiglia d’acqua ha il 22%, si può riportare al 10%. Si può rivisitare l’aliquota della carne e del pesce. O ancora pensare a un’aliquota zero per i prodotti dell’infanzia o per beni di prima necessità”, ha spiegato Leo al quotidiano economico
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Fra le ipotesi quella che prodotti alimentari che oggi sono al 4% (come pane e pasta) scendano a zero, mentre quelli che attualmente hanno un’aliquota del 10 (ad esempio carne e pesce) potrebbero essere portati al 5%
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Potrebbero invece scendere a zero gli assorbenti e alcuni prodotti per l'infanzia che al momento sono al 5%: latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto; pannolini per bambini; seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli
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Per quanto riguarda il resto delle misure della riforma fiscale, Leo ha confermato l’obiettivo del meccanismo a tre aliquote dal 2023 e ha sottolineato che l’Iperf dovrà essere orientata al principio di “equità orizzontale”. E ha sottolineato: “Vogliamo gradualmente arrivare a un meccanismo di flat, entro la fine della legislatura”

Per quanto riguarda l’Irpef – scrive Il Sole 24 Ore – le due ipotesi non indicate nella delega sono: 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%

La riforma punta inoltre ad alleggerire l’aspetto sanzionatorio. In particolare, in merito alle sanzioni penali, si presterà attenzione a chi non è in condizione di pagare il tributo per fatti a lui non imputabili

Meno sanzioni in particolare per il reato di dichiarazione infedele per le imprese che aderiscono alla “cooperative compliance”, e che hanno tenuto comportamenti non dolosi e ne hanno fatto comunicazione al Fisco

Il provvedimento è suddiviso in 5 parti e 20 articoli e punta a ridisegnare l’intero sistema fiscale. Per renderlo operativo, spiega Il Sole, servirà l’approvazione del testo-cornice dal Parlamento e il successivo varo dei decreti delegati che dovranno contenere anche le opportune coperture finanziarie

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