
Case green, cosa sono, quanto costano e chi deve fare interventi di ristrutturazione
Ogni paese può esentare fino al 22% del totale degli immobili. Dagli interventi sono esclusi i monumenti, le Case di vacanza (formalmente, abitate meno di quattro mesi l’anno), i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri edifici di culto

Case Green a emissioni zero entro sette anni. In sostanza per il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D. Lo ha deciso la direttiva approvata dal Parlamento Europeo. Attenzione però, le lettere E e D non sono quelle dell’attuale classificazione italiana. Si attendono quindi dettagli certi per capire quante case effettivamente dovranno subire interventi legati all'efficienza energetica
Case Green, come si calcola la classe energetica di un edificio
Si tratta di una battaglia politica, ancora tutta aperta. Infatti, i negoziati tra le istituzioni comunitarie sono ora pronti a prendere il via. La riforma della direttiva per l’efficientamento energetico degli edifici è stata presentata dalla Commissione europea il 15 dicembre 2021
Direttive Ue sulle Case Green: cosa cambia e quando?
Il testo approvato è quello passato in commissione industria. Ma è ancora lontano da essere quello definitivo. Vediamo nel dettaglio cosa sono le Case Green, quanto costano gli interventi e cosa succede alle classi D ed E, maggiormente interessate dal provvedimento
Case Green, gli interventi richiesti per gli immobili residenziali
Come funziona? Nella Energy Performance Building Directive (Epbd) gli immobili residenziali sono divisi in vecchi e nuovi. Entro il primo gennaio 2030 tutti gli dovranno rientrare nella classe energetica E. Nel 2033 sarà obbligatorio passare alla classe D. Questo richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%. Gli interventi necessari sono cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Per arrivare alle emissioni zero al 2050
Case Green, ok del Parlamento Europeo alla direttiva
Fanno eccezione gli edifici storici, i luoghi di culto, le case popolari, gli immobili autonomi sotto i 50 metri quadri, le seconde case. Ma anche i fabbricati temporanei con un tempo di utilizzo inferiore ai due anni, siti industriali, officine ed edifici agricoli
Case Green: sì dell'Europarlamento, no dell'Italia
La direttiva prevede tre strade per l’incremento di prestazioni. Quando l’edificio viene venduto. O quando è sottoposto a ristrutturazione complessiva. Oppure quando viene firmato un nuovo contratto di affitto. È caduto il divieto di vendita e affitto di immobili non conformi
Case Green, le date della direttiva per regolare le abitazioni
Ogni paese può esentare fino al 22% del totale degli immobili. Dagli interventi sono esclusi i monumenti, le Case di vacanza (formalmente, abitate meno di quattro mesi l’anno), i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri edifici di culto. Ma anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati. Le sanzioni dovrà deciderle ogni singolo governo. Il mercato sancirà la perdita di valore di mercato per gli immobili non a norma
Case Green, la situazione in Italia
Il Sole 24 Ore segnala che la struttura di sostegno finanziario per i lavori è ancora tutta da definire. E potrebbe anche "includere la creazione di un Energy performance renovation fund", mettendo così al centro ancora una volta i fondi europei. Quello dei sostegni finanziari è uno degli elementi che, secondo diverse parti, dovranno trovare una maggiore definizione durante le prossime fasi di discussione del testo