
Riforma fisco, cosa cambia con flat tax e Iva zero. Confindustria: serve lavoro organico
Le nuove norme in materia di fisco sono pronte: nel Consiglio dei ministri della prossima settimana verrà discussa la legge delega. “In questo modo si potrà avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e attrattivo l'investimento nel territorio nazionale”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il grande obiettivo di legislatura resta l’allargamento della cosiddetta "tassa piatta" per tutti i cittadini

Il piano per la riforma fiscale sembra ormai pronto: flat tax per tutti; Iva azzerata per pane, pasta e latte; riforma dell'Irpef con tre scaglioni e aliquote più basse; un fisco che lascia tranquilli i contribuenti nei mesi festivi di agosto e dicembre
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IL VARO – Sul tavolo del governo è già pronta la legge delega per la riforma fiscale, con il varo in Consiglio dei ministri previsto per la prossima settimana. Secondo l’iter, la partenza sarebbe prevista già a partire da questo anno, con un orizzonte di massimo due anni, cioè entro il 2025, per l'attuazione. L’ambizione, come ha sottolineato il viceministro Leo, è chiara: “Replicare la grande riforma tributaria degli anni Settanta”
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COME SARÀ STRUTTURATA - Divisa in 4 parti e 21 articoli, la riforma mette mano a tutto il sistema, dai tributi agli accertamenti, dalla riscossione alle sanzioni. Non ci sono riferimenti ad eventuali cambiamenti in materia di catasto, presente nella delega fiscale di Draghi stoppata a settembre e su cui il governo di Giorgia Meloni non ha mai nascosto di non volere andare avanti
Riforma fiscale 2023, ecco cosa cambia
L’OPINIONE DEL GOVERNO - Il viceministro dell'economia Maurizio Leo, che ci ha lavorato in questi mesi, parla di “un risultato ambizioso, in grado di ripercorrere quanto fatto negli anni ’70, quando si tracciò il fisco del futuro”. Secondo il titolare del dicastero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “in questo modo si potrà avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e attrattivo l'investimento nel territorio nazionale”
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IL MALUMORE DI CONFINDUSTRIA – La proposta del governo crea però già i primi malumori. “Se si parla solo di rimodulazione di alcune aliquote non è questa la strada", avverte il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che chiede “una riforma organica, con un fisco di impresa per la crescita”
Fisco, flat tax per tutti ma non subito: nodo risorse
IRPEF E FLAT TAX - Tra i punti principali c'è la riforma dell'Irpef, con gli scaglioni che passano da 4 a 3 e le aliquote che vengono ridotte. E se l'obiettivo "di legislatura" resta la flat tax per tutti, arriva l'estensione della tassa piatta incrementale anche per i dipendenti. È prevista poi la revisione delle tax expenditures, voce da cui si punta a ricavare risorse utili per finanziare le novità della delega: le agevolazioni oggi sono oltre 600 e per una spesa pubblica di 165 miliardi e l'ipotesi è di una forfettizzazione per scaglioni di reddito
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IVA A ZERO - Una misura destinata a toccare da vicino le famiglie è poi l'azzeramento dell'Iva per alcuni beni di prima necessità: "è una delle ipotesi perché la prevede la normativa Ue", spiega Leo. E la sottosegretaria Lucia Albano assicura che "tra qualche mese" sarà realtà per pane, pasta e latte. Un azzeramento dell'Iva su alimentari e beni di prima necessità, calcola il Codacons, "produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia"
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I PROCEDIMENTI - La parte più significativa della riforma è legata ai procedimenti: si punta a spingere sempre di più sul meccanismo della dichiarazione (incentivando le precompilate) e per dare "un po' di quiete al contribuente" arriva la moratoria 'festiva', con la sospensione delle comunicazioni del fisco ad agosto e dicembre
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GLI ACCERTAMENTI - Si cambia pagina anche sugli accertamenti: le misure repressive con cui si è condotta fino ad oggi la lotta all'evasione non hanno intaccato il tax gap, che dal 2000 continua ad oscillare tra 75 e 100 miliardi, e quindi ora si punta tutto sulla tregua fiscale, attraverso una tax compliance volontaria
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IRES E IRAP - Per le imprese invece è in arrivo la nuova Ires a due aliquote per far pagare di meno chi più assume ed investe. Parte anche il graduale superamento dell'Irap, mentre si potrà dire addio all'imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno sostituite da un tributo unico

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RISCOSSIONE E ROTTAMAZIONE - Si lavora poi sul fronte della riscossione, per svuotare i 1150 miliardi che riempiono il magazzino cartelle. Buoni segnali, infine, dalla rottamazione introdotta in legge di bilancio: le domande sono già a quota 600mila
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