
Bonus asilo nido, come funziona e quali sono le tempistiche per inviare i documenti
A partire dal 27 febbraio è possibile inoltrare la domanda per chiedere il contributo utile a pagare la retta di istituti pubblici o privati oppure l’assistenza domiciliare per i bimbi affetti da patologia cronica: a questo proposito l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha precisato alcuni aspetti relativi ai beneficiari e alle modalità di erogazione dell’aiuto

Dopo l’apertura delle domande, ecco la nota di precisazione dell’Inps. Lo scorso 27 febbraio i genitori che avevano già presentato domanda per il bonus asilo nido nel 2022, con relativa documentazione di spesa riferita al periodo settembre-dicembre, hanno potuto presentare domanda anche per il 2023 accedendo al sito dell’Istituto previdenziale, dove hanno trovato la domanda pre-compilata. L’Inps, però, lo scorso 2 marzo, ha diffuso una nota per precisare alcuni aspetti
GUARDA IL VIDEO: Bonus nido, iniziata la procedura per le domande 2023
COS’È IL BONUS ASILO NIDO – Introdotto nel 2017, il bonus può essere usato per pagare la retta di asili nido pubblici o privati e anche per far fronte a spese sostenute per supporto presso l’abitazione, qualora il bambino non possa frequentare una struttura esterna a causa di una grave patologia cronica
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LA DOCUMENTAZIONE – L’Istituto di previdenza ha reso noto che per quanto riguarda la documentazione della spesa sostenuta, va ricordato come, se relativa a più mesi di frequenza, va allegata a ogni mese a cui si riferisce, mentre se per un mese si hanno più ricevute, vanno inserite in un unico file
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LA SCADENZA - Il tutto deve essere conferito tramite la procedura online, in quanto non sono ammesse altre modalità per allegare i documenti. Sarà possibile allegare i documenti fino al 31 luglio 2024, con un margine di tempo più ampio rispetto allo scorso anno
Bonus asilo nido 2023, è possibile fare domanda
COME GESTIRE LA PRATICA - Tutta la pratica per l’erogazione del bonus deve essere gestita dai richiedenti accedendo al sito internet Inps oppure tramite i patronati
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L’IMPORTO – Il bonus varia da 1500 a 3mila euro complessivi (per un totale di 11 rate se per l’asilo nido, in unica soluzione se per forme di supporto presso l’abitazione) rispetto all’Isee minorenni. Se l’indicatore avrà omissioni o difformità verrà corrisposto l’importo minimo, ma se la situazione verrà regolarizzata successivamente, l’Inps provvederà al conguaglio solo se ancora presenti delle risorse residue (564,8 milioni di euro per quest’anno) e se la Dichiarazione sostitutiva unica sarà stata presentata entro il 30 giugno 2023
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IL LIMITE TEMPORALE – L’Inps ci ha tenuto a precisare come le mensilità del bonus asilo nido siano massimo 11 e che se il bambino compie tre anni nel 2023, il rimborso verrà erogato solo in riferimento al periodo gennaio-agosto

I GENITORI STRANIERI – Al contributo possono accedere anche apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani; i titolari di Carta blu per lavoratori altamente qualificati e i lavoratori provenienti da Marocco, Algeria e Tunisia, in base agli accordi tra l’Unione europea e questi Paesi

BENEFICIO ANCHE PER I TITOLARI DI PERMESSI - Come sottolinea l’Inps possono ricevere il bonus anche i lavoratori autonomi titolari di permesso di ingresso e soggiorno; i titolari di permesso per lavoro subordinato o stagionale di durata almeno semestrale; i titolari di permesso per assistenza minori e, infine, i titolari di permesso per protezione o casi speciali (rilasciato a soggetti per cui vengono accertate situazioni di violenza o sfruttamento)
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