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Landini: “Serve anche in Italia la settimana lavorativa di quattro giorni”

Economia
©IPA/Fotogramma

Il segretario generale della Cgil ne ha parlato in un'intervista a "La Stampa", anticipando la proposta che verrà fatta durante il congresso di metà marzo. "Con le nuove tecnologie le imprese hanno una maggiore produttività e possono redistribuire la ricchezza", ha spiegato

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In un’intervista concessa al quotidiano “La Stampa”, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha annunciato che, al congresso di metà marzo, verrà lanciata la proposta della settimana lavorativa di quattro giorni, già sperimentata con successo in altri Paesi, tra cui il Regno Unito. "Con le nuove tecnologie le imprese hanno una maggiore produttività e possono redistribuire la ricchezza", ha spiegato il segretario della Confederazione, per cui sarebbero auspicabili incentivi per le aziende che accettino di tagliare l'orario.

Tra precarietà ed un nuovo statuto

In un’analisi a più ampio raggio, Landini, ha poi toccato altri temi, dalla precarietà ad un nuovo statuto per i lavoratori. "È cruciale che la politica riparta dalla partecipazione delle persone, e continuo a pensare che il tema sia rimettere al centro i bisogni di chi per vivere ha bisogno di lavorare”, ha sottolineato il leader della Cgil. “L'obiettivo deve essere il superamento della precarietà, il diritto a realizzarsi nel proprio lavoro, con riforme che redistribuiscano la ricchezza".  Il tutto, ha concluso, a partire "da una vera riforma fiscale e da un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori che ponga fine alla competizione fra dipendenti ed autonomi”. Questo, secondo Landini, “in una cornice di politiche pubbliche basate sul diritto alla salute, alla conoscenza e a un lavoro dignitoso".

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