Superbonus 110, per la cessione del credito le banche arrivano all'82% del valore
Gli istituti finanziari hanno perciò svalutato il credito del 28%. Regioni ed enti locali stanno cercando una soluzione al riguardo. Il Piemonte, per esempio, metterà a disposizione 50 milioni di euro. Nella stessa direzione si stanno muovendo la Sardegna, il Lazio, l’Abruzzo, la Puglia e l’Umbria
Novità per quanto riguarda la cessione del credito del superbonus. Consiste nel cedere alla banca il credito d’imposta e nell’ottenere in cambio la liquidità necessaria per pagare l’impresa che esegue i lavori, in cambio di una percentuale del valore del reddito
Superbonus 2023, in alcuni casi non si applica la riduzione dal 110% al 90%: ecco quali
Nel caso del superbonus 110%, l’importo del credito viene valutato dalle banche all'82%: in sostanza, fa notare il sito di settore InformazioneFiscale, gli intermediari finanziari hanno svalutato i crediti del 28%
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Per il 90% il piano è diverso, perché al momento non vengono accettate nuove pratiche
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Regioni ed enti locali stanno cercando una soluzione al riguardo. La regione Piemonte, per esempio, metterà a disposizione 50 milioni di euro. Nella stessa direzione si stanno muovendo la Sardegna, il Lazio, l’Abruzzo, la Puglia e l’Umbria
Il Superbonus al 90% cede il passo ai bonus casa minori, come ecobonus e bonus barriere
In merito alla necessità di migliorare questo settore si era espresso anche il l presidente del Consiglio nazionale degli architetti Francesco Miceli, con una lettera sottoposta alla Commissione Finanze del Senato lo scorso 24 gennaio
“Siamo dell'avviso che occorra migliorare e modificare le normative in vigore per mantenere la cessione del credito, vero motore del Superbonus”, aveva scritto nel documento. “Ad esempio per quanto riguarda il Supersismabonus, è possibile mantenere il 110%, o al massimo il 100%, per le aree a maggiore rischio sismico del Paese nell'ambito di una politica di prevenzione quanto mai necessaria”
“Lo stesso può essere fatto per interventi di efficienza energetica degli edifici, indicata nelle direttive europee, se inseriti all'interno di una strategia di rigenerazione sostenibile di ambiti urbani", continuava Miceli
Intanto, per dare più tempo ai contribuenti, è stata approvata la proroga della scadenza della comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle spese sostenute nel 2022. Il termine era originariamente previsto per il 16 marzo ma passerà a fine mese, al 31 marzo 2023
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