
Stralcio delle mini-cartelle, addio ai vecchi debiti: l’operazione vale 18 miliardi
Secondo il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, la misura “interessa circa 7 milioni di contribuenti” e riguarda circa 25-27 milioni di atti dal valore inferiore ai 1.000 euro affidati alla Riscossione tra il 1° gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2015. Tuttavia i Comuni possono decidere di non cancellare quanto dovuto dai propri concittadini

Lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro, introdotto dalla Manovra, “limitando ai dati relativi alle cartelle che contengono debiti nei confronti delle agenzie fiscali ed enti previdenziali pubblici, è una misura che interessa circa 7 milioni di contribuenti, che hanno almeno una cartella sotto i mille euro”
Cartelle, oltre 65mila domande di rottamazioneA dirlo è stato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che è intervenuto all'edizione 2023 Telefisco de Il Sole 24 Ore, dove ha aggiunto: “Queste cartelle sono complessivamente 25-27 milioni e il controvalore è di circa 18 miliardi”
Rottamazione cartelle, cosa succede in caso di coobligati?
Secondo Ruffini però è “chiaro che poi la Riscossione dovrà essere oggetto di una profonda riforma perché non si può agire solo in questo modo ma bisogna farla funzionare in modo tale che non si realizzino queste situazioni”
Rottamazione cartelle: domanda, scadenze e somme da versare
L’operazione riguarda le cosiddette mini-cartelle, atti del valore inferiore ai 1.000 euro affidati alla Riscossione tra il 1° gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2015
Manovra, quali sono le 12 sanatorie fiscali volute dal governo
Il meccanismo del saldo e stralcio delle mini-cartelle è automatico: il contribuente non dovrà fare nulla per ottenere la cancellazione del debito
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
L’annullamento però è parziale: la Manovra ha disposto la cancellazione alla data del 31 marzo 2023 delle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora, mentre le somme dovute a titolo di capitale, di rimborso spese per procedure esecutive e di notifica restano interamente dovute

Si tratta quindi di un annullamento automatico di tipo "parziale" considerato che, diversamente da quanto previsto per i carichi affidati dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, restano comunque dovute le somme residue riferite alla quota capitale

Per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle per violazioni tributarie e degli obblighi contributivi e previdenziali) l'annullamento parziale riguarda gli interessi, comunque denominati. Mentre la sanzione, le spese per le procedure esecutive e per la notifica della cartella saranno interamente dovute

Ma non tutti i contribuenti avranno la fortuna di veder cancellate in un colpo, almeno parzialmente, le cartelle sotto i 1.000 euro. Con la stessa Legge di Bilancio è stata infatti data la possibilità ai Comuni di non cancellare quanto dovuto dai propri concittadini
A inizio gennaio, Agenzia Riscossione ha pubblicato sul proprio sito le modalità con le quali gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali (per esempio i Comuni), devono comunicare all'agente della riscossione, entro il 31 gennaio 2023, l'adozione dell'eventuale provvedimento di non applicazione dello stralcio "parziale" dei loro crediti di importo residuo fino a mille euro

Bisogna quindi attendere il 31 gennaio per sapere se il proprio municipio consentirà o meno lo stralcio delle mini-cartelle
I Comuni possono dire no allo stralcio delle cartelle: cosa sapere