
Energia, caos sulle tariffe: cosa sta succedendo nel libero mercato
La rescissione dal contratto è sempre possibile, anche se con alcune differenze nel risultato. Se si passasse al variabile il costo sarebbe di 290 euro nel primo trimestre, un valore molto più basso rispetto al Servizio di maggior tutela che, in base all’ultimo aggiornamento dell’Arera, sarebbe di circa 360 euro

Le aziende fornitrici di energia stanno procedendo con l’aumento dei prezzi. La procedura avviene a poca distanza dal pronunciamento del Consiglio di Stato che ha sospeso i provvedimenti dell’Antitrust contro gli incrementi
Bonus bollette, come funziona nel 2023
Le aziende si stanno muovendo con un anticipo di 90 giorni per permettere agli utenti di effettuare un eventuale recesso
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di economia
Iniziano ad arrivare perciò gli avvisi necessari a comunicare gli adeguamenti che scatteranno da marzo in poi
Bollette, 5 consigli per risparmiare su gas, elettricità e acqua
Come ricorda Il Sole 24 Ore, i clienti sul libero mercato che fino allo scorso anno avevano contratti a prezzo fisso, nel 2022 hanno speso il 40% (alcuni anche il 50%) in meno rispetto agli altri con tariffa variabile
Prezzo del gas a minimi, quando caleranno le bollette?
In seguito, le condizioni economiche dei primi contratti fissi a 12 o 24 mesi hanno cominciato ad andare in scadenza. I rincari - in molti casi risalenti a fine 2021 o inizio 2022 - sono stati fino a 3-4 volte superiori

Per quanto riguarda il gas, alcune aziende – fra cui Iren, A2a, Engie, Enel – hanno continuato a offrire ai clienti la possibilità di accedere a tariffe variabili

In parte, ricorda il quotidiano economico, la scelta è stata presa perché queste stesse aziende sono finite all’attenzione dell’Antitrust, che aveva avviato procedimenti istruttori nei loro confronti contestando le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, oltre alle successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali

Società come Eni Plenitude e Acea hanno invece sospeso le proposte a tasso fisso, così come – scrive Il Sole – hanno fatto molte altre aziende

La rescissione dal contratto è sempre possibile, anche se con alcune differenze nel risultato. Per esempio, se un consumatore scegliesse di passare al variabile dovrebbe pagare 290 euro nel primo trimestre. Molto meno rispetto al Servizio di maggior tutela (al quale tuttora si può aderire, lasciando il libero mercato). Stando agli ultimi aggiornamenti di Arera, il costo sarebbe pari a 360 euro

Per quanto riguarda i prezzi fissi, da aprile i contratti in rinnovo potrebbero aggirarsi intorno ai 3.300 euro all’anno (i contratti in maggior tutela sarebbero attorno a 2.500 euro l’anno, sempre se il prezzo del gas non tornasse a salire)
Rincari, dal cibo al telefono: quanto spenderanno in più le famiglie italiane nel 2023