
Superbonus, previste modifiche per il numero di cessioni e le Cilas: cosa cambia
Modifiche al tanto discusso contributo edilizio: il governo ha previsto alcuni correttivi nella Legge di conversione del decreto Aiuti quater e nella Manovra. "Siamo pronti a dei cambiamenti: dopo la verifica dell’Eurostat possibile che venga accolta la soluzione degli F24 proposta da Abi e Ance”, ha dichiarato il senatore Guido Quintino Liris di Fratelli d'Italia

Il testo è blindato. Arriva il via libera in commissione Bilancio al Senato per la legge di conversione del decreto Aiuti quater (Dl 176/2022), che adesso è attesa in Aula per il voto il 20 dicembre e poi passerà alla Camera, dove si attende la chiusura entro il 17 gennaio
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L’ARTICOLO DEDICATO AL SUPERBONUS - L’articolo 9, che tratta il superbonus e la cessione dei crediti, è quello sul quale si è consumato lo scontro politico più aspro. La maxi-agevolazione sarà oggetto di un intervento in due fasi: la prima sarà nella legge di conversione, dove verrà introdotto il nuovo prestito ponte garantito da Sace per le imprese con problemi di liquidità. Gli sconti maturati dalle imprese al 25 novembre potranno essere considerati nella valutazione del merito creditizio
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CAMBIANO LE REGOLE – A questo va aggiunta la modifica delle regole in materia di cessione dei crediti, che passeranno da quattro a cinque. La prima sarà libera e poi saranno possibili fino a tre passaggi (e non più due) verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni. Infine, possibile anche il passaggio da banca a correntista partita Iva. Aumentando i passaggi possibili, si punta a rendere il mercato più liquido
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LE MODIFICHE IN MANOVRA - Il 18 dicembre negli emendamenti del governo è stata "recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%", ha detto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti intervenendo in commissione Bilancio alla Camera sulla Manovra
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UN LAVORO ORDINATO – Sul tema è arrivata l’opinione favorevole di Nicola Calandrini (FdI), presidente della Commissione Bilancio al Senato: “Sono molto soddisfatto. È il primo decreto importante che portiamo all’approvazione. È stato fatto in modo ordinato. C’è stato un apprezzamento da parte della commissione intera di come abbiamo approcciato a questo percorso”
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POSSIBILI ALTRE MODIFICHE – Non sono però da escludere alcune piccole modifiche in corso d’opera. Come evidenzia Guido Quintino Liris (FdI), “non si può pensare di non risolvere il problema delle cessioni, anche se va ricordato sempre che non è stato il governo Meloni a crearlo. Vogliamo che a stretto giro ci sia questa verifica di Eurostat e che, nel caso sia necessario, si valutino soluzioni alternative, come quella degli F24, proposta da Ance e Abi. Anche Cassa depositi e prestiti può aiutare a trovare una soluzione”
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L’OPINIONE DELL’ANCE – “La proroga al 31 dicembre per la presentazione della Cilas rappresenta uno spiraglio per chi si trovava a un passo dall'avvio. L'emergenza vera però in questo momento è sbloccare i crediti fiscali incagliati nei cassetti delle imprese”, ha dichiarato la presidente dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Federica Brancaccio. “Su questo punto, insieme all'Abi, abbiamo fatto una proposta di utilizzo degli F24 che spero possa superare le resistenze ed essere accolta”, ha evidenziato la presidente
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LA CRITICA DI CONFEDILIZIA – “Siamo consapevoli delle difficoltà del Governo in merito al problema Superbonus e cessione dei crediti, che risentono peraltro della cattiva gestione da parte del precedente esecutivo. Gli annunciati interventi correttivi non eviteranno gravi perdite economiche per moltissimi proprietari e numerosi contenziosi”, ha detto il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. “Il governo non sembra aver recepito nessuno dei suggerimenti arrivati e non basterà riaprire le Cilas”, ha concluso Spaziani Testa
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