
Multe stradali in base al reddito: in Italia se ne discute, come funziona in Europa?
Il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami ha detto che potrebbe esserci una revisione del meccanismo delle multe stradali: “Svolgeremo un approfondimento specifico sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni”. Se per il nostro Paese sarebbe una novità, non è così altrove: succede già in Finlandia, Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna. A cambiare, tra i vari Stati, è il metodo di calcolo della multa

Nei prossimi mesi in Italia potrebbe esserci una revisione del meccanismo delle multe stradali. Ad parlare dell’ipotesi è stato Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti. “Potremo introdurre un incremento di sanzioni (stradali ndr.) in base al reddito”, ha detto nel corso della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale. Subito sono iniziate le discussioni sul tema. In alcuni Paesi europei, comunque, il meccanismo che lega le multe al reddito è già realtà
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“Nell'ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato, svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata", ha spiegato Bignami
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Della possibile revisione delle sanzioni, con l’ipotesi quindi di introdurre un incremento delle multe in base alla disponibilità economica di ciascuno, si inizierà a parlare nei prossimi giorni. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha infatti annunciato che ci sarà una revisione del Codice della Strada, la cui stesura ufficiale risale a 30 anni fa. Questi temi verranno affrontati in un tavolo che verrà convocato già dalla prossima settimana
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Ma se per il nostro Paese la possibilità di pagare le multe stradali in base al reddito sarebbe una novità, non è così nel resto d’Europa. In Finlandia, ad esempio, funziona così già dagli anni Venti
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Anche in Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna la sanzione è proporzionata al portafoglio di chi commette l'infrazione. La Gran Bretagna è stata tra gli ultimi Paesi a introdurre questo sistema, nel 2017
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Tra i vari Paesi, però, a cambiare è il metodo di calcolo della multa. In Gran Bretagna, ad esempio, le infrazioni sono suddivise in ordine crescente di gravità e la sanzione varia tra il 25% e il 175% del reddito settimanale dell'automobilista coinvolto a seconda della serietà della trasgressione, con un tetto massimo fissato a 2.500 sterline per una violazione commessa in autostrada e a 1.000 nella restante viabilità

In Finlandia invece, l'ammenda può arrivare a un sedicesimo del salario mensile e non c'è alcun limite. Il record, secondo il sito specializzato Fleet magazine, sarebbe stato registrato in Svizzera: nel 2010 un turista svedese ha percorso con la sua Mercedes Sls Amg il tratto Berna - Losanna a 290 Km all'ora, cioè 170 Km/h oltre il limite consentito. La multa è stata di 677.000 euro
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