
Codice della strada, l’idea del governo: "Multe più alte in base al reddito"
Ad annunciarlo è stato il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami: “Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito”, ha detto. Matteo Salvini intende convocare un tavolo per aggiornare il Codice "che è vecchio di 30 anni"

Il governo sta studiando la possibilità di modificare il codice della strada, prevedendo che l’importo delle multe cresca sulla base del reddito di chi commette l’infrazione: ad annunciarlo è stato il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami
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"Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito”, ha detto Bignami. "Nell'ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato, svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni”
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L’idea - secondo quanto dichiarato dal viceministro - sarebbe quella di rendere più efficace il sistema sanzionatorio: “Se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata"

Le sanzioni più alte per chi ha redditi elevati, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non sono una novità: sono infatti molti i Paesi in Europa ad adottare un simile sistema. Tra questi ci sono Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Belgio, Svizzera e Gran Bretagna

I sistemi non sono tutti uguali: nel Regno Unito, per esempio, le infrazioni sono suddivise in ordine crescente di gravità. E la sanzione varia tra il 25% e il 175% del reddito settimanale dell’automobilista con un tetto massimo fissato a 2.500 sterline per una violazione commessa in autostrada e a 1.000 nella restante viabilità

L’aumento delle multe in base al reddito non è comunque l’unico punto del Codice della strada su cui il governo vorrebbe intervenire: "Ritengo che nei casi più gravi" di infrazioni stradali "la revoca a vita della possibilità di guidare possa e debba essere considerata”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini

Per il vicepremier del governo Meloni chi guida "ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino”. Salvini, che ha detto di voler convocare un tavolo sul codice della strada prima della fine dell'anno, ha sottolineato che è necessario "intervenire sulle sanzioni non tanto economiche e penali ma sulle sanzioni in termini temporali"

Salvini ha detto che intende convocare un tavolo per aggiornare il Codice della strada "che è vecchio di 30 anni" già dalla prossima settimana. "Se riusciremo già la settimana prossima a fare un tavolo di aggiornamento e di ammodernamento per mettere in sicurezza le strade italiane, penso che faremo una cosa buona. È un dovere aggiornare questo Codice della strada che abbiamo da 30 anni”

Secondo Assoutenti l’inasprimento delle pene per chi viola il Codice della strada non basta a garantire una maggiore sicurezza stradale nel nostro Paese, perché il lavoro va fatto alla radice sul fronte della prevenzione. "Siamo d'accordo sul punire con la massima severità chi mette a rischio la vita altrui, ma i dati dimostrano che inasprire le sanzioni non incrementa realmente la sicurezza sulle nostre strade e non rappresenta un deterrente sufficiente”, ha detto il presidente Furio Truzzi

Secondo il presidente di Assoutenti "quello che serve, semmai, è operare sul fronte della prevenzione, lavorando di più sull'educazione stradale, sulla sicurezza delle infrastrutture e su quella dei veicoli e sui controlli delle forze dell'ordine lungo le strade"
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