L'aumento avverrà automaticamente, se non sarà fatto qualcosa per evitarlo, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, perché il Codice della Strada prevede l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative. L’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada, chiede che questa ‘stangata’ venga evitata
Anche le multe aumentano di pari passo all’inflazione. Avverrà automaticamente, se non sarà fatto qualcosa per evitarlo, a partire dal 1° gennaio 2023, perché il Codice della Strada prevede l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative: e l’anno dell’adeguamento è quello dispari, quindi il prossimo
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L’adeguamento dei costi delle sanzioni avviene dunque automaticamente, sulla base di un parametro dell’Istat, l’indice Foi dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Come spiega il Corriere, un divieto di sosta potrebbe passare da 42 a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 a 181 euro, così come superare i limiti di velocità tra 10 e 40 km/h. La stessa violazione tra 40 e 60 km/h salirebbe da 543 a 597 euro e un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 a 91 euro
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L’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada, vorrebbe che questa ‘stangata’ venisse evitata, e ricorda che l’ultimo provvedimento del 31 dicembre 2020 “ebbe come conseguenza una diminuzione minima delle multe, con un calo dello 0,2%, e la conseguenza fu una riduzione delle sanzioni 2021-2022, ma solo quelle che avevano un importo superiore a 250 euro, con la stragrande maggioranza di violazioni rimaste inalterate”. Adesso, invece, l’incremento potrebbe essere del 10%
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È dunque arrivato un appello alle forze politiche impegnate in campagna elettorale perché blocchino l’aumento biennale, per il 2023-24, delle sanzioni che, senza interventi, sarà appunto automatico. Asaps, ricorda il presidente Giordano Biserni, “ci aveva già provato dieci anni fa” con l’allora presidente del Consiglio Mario Monti, "ma tutto rimase inalterato con uno scatto in avanti del 5,4%, in un altro momento difficile per l’economia nazionale"
“Premesso che siamo, come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità - dice Biserni - corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte a una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane"
Questi aumenti, aggiunge, "esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria. Si rischia il “default” stradale”