Macchine da caffè, dvd e macchine fotogragiche hanno registrato i massimi aumenti, mentre sono in deflazione i libri di narrativa e la telefonia mobile. Tra i cibi, la frutta resta la più costosa. Il report dell'Unione Nazionale Consumatori
Nei mesi dell'inflazione galoppante l'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato gli ultimi dati Istat disponibili per stilare le classifiche dei regali di Natale e dei cibi del pranzo natalizio finora più rincarati rispetto allo scorso anno
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Per la classifica dei regali, al primo posto le macchine da caffè in cialde o capsule che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più
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Al secondo posto i film in dvd che salgono del 23,6%
I mercatini di Natale più belli e instagrammabili d'Europa, da Copenaghen a Budapest
Medaglia di bronzo per fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%. Se si vuole regalare una friggitrice ad aria o un forno a microonde si sborsa l'11,6% in più rispetto al 2021. Al quinto posto la telefonia fissa, con +11,5%. I gioielli saranno anche per sempre, ma per averli ora si spende un supplemento del 9,4%. In settima posizione le centrifughe, +8,8%
Si segnalano gli aumenti contenuti, almeno per ora, delle calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e dei giocattoli (+1,8%)
Addirittura in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile (-5,6%). Mentre chi ha intenzione di regalare una penna dovrà pagare una maggiorazione del 6,8%. In aumento anche creme, dopobarba, deodoranti, rossetti, fondotinta, mascara, profumi che segnano un rialzo del 6%
Seguono lampade (+5,7%), biciclette (+5,2%), piatti e tazzine (+5%), pentole e strumenti musicali (+4,8% per ambedue). Una tovaglia natalizia è un classico, ma la pagheremo il 4,7% in più. Poi frullatore a immersione, macchina impastatrice (+3,9%), indumenti per uomo (+3,4%), computer desktop, computer portatile, notebook, tablet (+3,3%), Indumenti per donna (+3,2%). Chiudono la top 20, guanti, cravatte, cinture con +3%
Per la classifica dei cibi e delle bevande tipiche del pranzo o del cenone di Natale 'vince' la frutta fresca esotica che cerchiamo per le festività e che sale del 19,3% rispetto a un anno fa
Medaglia d'argento per il pollame che vola del 18%
Sul gradino più basso del podio i formaggi, +16,8%
Anche se di solito avanzano, non mancano i contorni. In particolare, per alcune ricette regionali non possono non esserci carciofi (abbacchio al forno) e patate (pesce stocco) che rincarano, rispettivamente, del 16,2% e del 16,1%
I dolci non possono mancare, anche per i regali, ma quelli confezionati lievitano del 13,8% (va meglio per quelli freschi +6,6%).
Segue il pane fresco, molto gettonato per via degli affettati, che registra un +13,3%
Ravioli, tortellini, cappelletti e agnolotti aumentano del 12,5%. Poi la carne bovina con +8,6%, seguita a stretto giro da quella ovina con +8,5%
Il pesce fresco ci costerà l'8,2% in più rispetto allo scorso anno, ex aequo con gli affettati. Non va bene neanche per chi, come antipasto, prende polpi o gamberi o cucina cozze e vongole: +7,5%
Se vogliamo brindare con uno spumante o pensiamo di regalarlo dovremo sborsare il 6,7% in più. Seguono frutta secca (+6,4%), vini e liquori che salgono, rispettivamente, del 6% e del 5,3%. Chiude la top 20 il cioccolato, con +3,6%