
Dalle bollette alla settimana bianca: tutti i rincari di Natale per gli italiani
Diverse stime prevedono festività all’insegna dei prezzi più alti del solito. La spesa delle famiglie per illuminare le case con addobbi e luminarie costa oltre 30 milioni. Il consumo di energia cresce del 30%, impattando su bollette e ambiente. Per andare a sciare la media procapite sarà compresa tra 1.400 e 1.600 euro, trasporti esclusi, con una crescita del 15-18% rispetto a un anno fa

Si prevede un Natale all’insegna dei rincari per gli italiani. Dalle bollette alla spesa per andare a sciare: ecco a quali sono gli aumenti di prezzo che potrebbero gravare sulle tasche delle famiglie
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Selectra, servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, stima che per illuminare le case e creare l’atmosfera natalizia, con ghirlande, addobbi interni e sui balconi, le famiglie italiane spenderanno oltre 30 milioni di euro. Ricreare la magia delle feste nelle case per 6 ore ogni giorno, porta il Paese a consumare quotidianamente circa 1.600 MWh, ovvero oltre 46.000 MWh per l'intero periodo che va dall'8 dicembre al 6 gennaio (29 giorni)
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La spesa per una famiglia sul Mercato Tutelato per il periodo natalizio è di circa 1,70 euro in bolletta della luce, quasi un euro in più rispetto al 2021, quando il costo stimato era di 0,77 euro. Questo tenendo in conto che ogni famiglia utilizza almeno una catena di 300 luci Led per illuminare l'albero e un tubo Led per decorare esternamente balconi e finestre
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A queste possono aggiungersi lampade che proiettano luci e fiocchi di neve; statuette luminose di una renna o di Babbo Natale illuminate da tubi effetto neon o da fili di luci microled; ulteriori fili di luci Led per l'allestimento del presepe. Tutta questa illuminazione, calcola Selectra, porta ad emettere ogni giorno 651 tonnellate di Co2 equivalente; di fatto, quasi 19.000 tonnellate di Co2 equivalente per l'intero periodo di accensione. Si tratta delle stesse tonnellate di Co2 emesse da oltre 6.000 automobili in un anno
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Stando ai calcoli di Selectra, basterebbe che tutte le famiglie italiane tenessero accese le luci decorative un'ora in meno al giorno per ridurre l'impatto ambientale di circa 3.000 tonnellate di Co2 equivalente per tutto il periodo, ovvero oltre 100 tonnellate di Co2 equivalenti al giorno. L'impatto è interessante anche a livello economico: circa 5 milioni di euro risparmiati in totale per gli italiani
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In questo può aiutare, ad esempio, l'uso della domotica, per temporizzare l'accensione e lo spegnimento delle luci di Natale ed evitare che rimangano attive quando non si è in casa o di notte

Un’altra stima, della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), rivela che addobbare l'albero di Natale e decorare la casa con luci e catene luminose produce in Italia, nell'intero periodo natalizio, fino a 20mila tonnellate di CO2 che vengono immesse in atmosfera

Nel periodo che va dall'8 dicembre al 6 gennaio sia gli interni che gli esterni delle abitazioni sono decorati con illuminazioni natalizie che rimangono accese diverse ore al giorno. Questo determina un incremento dei consumi energetici di circa il +30% rispetto al resto dell'anno, pari a 1.600 MWh al giorno ossia 46.400 MWh di energia consumata solo nel periodo che va dall'8 dicembre all'Epifania. Consumi che equivalgono a 650 tonnellate di CO2 immesse ogni giorno in atmosfera, tra le 18mila e le 20mila tonnellate di CO2 durante l'intero periodo delle festività

Il presidente Sima, Alessandro Miani, spiega che “un filo di luci di vecchia generazione tenuto acceso diverse ore al giorno durante le festività, ad esempio, incide fino a 15 euro a famiglia sulla bolletta di dicembre: se in casa se ne utilizzano 3 tra interni e balconi, l'aggravio di spesa sul fronte dell'energia può raggiungere i 50 euro. Costi e impatto ambientale si abbattono sensibilmente se si ricorre alle luci al Led per tutte le decorazioni”

Arrivano notizie poco incoraggianti anche dal caro-energia sul comparto della montagna, con rincari che investono prezzi e tariffe di tutto il settore e fanno salire alle stelle i costi della classica "settimana bianca”. Secondo Assoutenti, la prima voce che subisce sensibili rincari è quella dello skipass: una recente indagine ha rilevato che chi sceglierà le Dolomiti dovrà mettere in conto una spesa giornaliera, in alta stagione, pari a 74 euro, contro i 67 euro dello scorso anno, con un aumento della tariffa del +10,4%

In Lombardia, a Bormio, il prezzo giornaliero dello skipass in alta stagione sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del 13%, quello stagionale da 775 euro a 825 euro (+6,4%). Chi sceglie la Valle d'Aosta deve mettere in conto un aumento dello skipass del +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e del +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro). Lo stagionale Valle d'Aosta potrà essere acquistato a 1.286 euro contro i 1.180 euro dell'anno scorso (+8,9%); lo stagionale Valle d'Aosta + Zermatt costerà invece 1.518 euro contro i 1.393 euro della scorsa stagione (+9%)

"Anche alberghi, hotel, B&B, pensioni, case vacanze e strutture ricettive hanno aggiornato al rialzo i listini al pubblico”, dice il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. “Ciò a causa dell'impennata dei costi energetici, che sarà ancora più pesante in montagna per la necessità di riscaldare gli ambienti. Per la classica settimana bianca, la spesa media procapite tra skipass, alloggio, servizi, consumazioni, ristoranti, sarà compresa tra i 1.400 e i 1.600 euro, trasporti esclusi, con una crescita stimata tra il +15% e il +18% sulla stagione invernale 2021/2022"
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