
Superbonus 110%, ipotesi modifica Cilas e cessione crediti: cosa cambierà nel 2023
Fratelli d'Italia ha in cantiere due emendamenti per modificare il contributo edilizio tanto discusso: si punta a spostare la scadenza per la presentazione della comunicazione di inizio lavori a fine dicembre, in modo da dare più tempo per utilizzare l’aliquota massima da parte dei condomini, e a sbrogliare definitivamente uno dei problemi più intricati per gli istituti di credito

Il superbonus si prepara a cambiare ancora, grazie a diversi emendamenti da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Le modifiche riguarderanno le Cilas: probabile che l’area di salvaguardia, che consentirà di mantenere l'aliquota al 110% anche per il 2023, venga prolungata al 31 dicembre, come sta valutando il Mef. Possibili anche modifiche in tema di cessioni dei crediti, utilizzando magari gli F24 come leva per sbloccare il mercato, come dichiarato da Abi e Ance
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LA RICHIESTA DI MODIFICHE – Come evidenzia Il Sole 24 Ore, il Parlamento è pronto a intervenire dopo che nei giorni scorsi è montato un forte pressing per rivedere alcune valutazioni presenti nell’articolo 9 del decreto Aiuti quater (Dl 176/2022), e dopo che, nel corso delle audizioni in commissione al Senato, sono arrivate da più parti richieste urgenti di correzione, in particolare nello sblocco della cessione dei crediti
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LA SODDDISFAZIONE DI FDI E FI – Ad annunciarlo è stato il senatore meloniano Guido Quintino Liris, capogruppo della commissione Finanze e relatore della Legge di conversione. A ruota Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha spiegato: “Sono molto felice e soddisfatta perché è stata raccontata una Forza Italia che provava a sabotare e quindi sono soddisfatta che oggi qualcuno arrivi sulle nostre proposte, vuol dire che il problema reale c'è”
Superbonus, FdI: "Proroga termini Cilas e cessione crediti"
LE CILAS E LA PROROGA NEL 2023 – In primis ci saranno interventi sulle Cilas, le comunicazioni di inizio lavori, essenziali per far partire gli interventi di ristrutturazione del superbonus. Il decreto Aiuti quater, insieme al taglio dal 110% al 90% dell’agevolazione per il 2023, ha previsto anche la possibilità di salvarsi da questa riduzione per i lavori collegati a una Cilas presentata entro il 25 novembre scorso. Il Mef sta valutando se prorogare la detrazione al 110% fino a fine anno
Superbonus, ipotesi proroga fino a dicembre per la Cila: il punto
COSA È SUCCESSO - I siti web delle amministrazioni locali sono stati presi d’assalto e in molti casi andati in tilt, tanto che numerosi amministratori di condominio e professionisti si lamentano per non essere riusciti ad effettuare le operazioni. Un grave danno perché aver mancato questo passaggio vuol dire dover dare l’addio al Superbonus nella formula che abbiamo conosciuto per due anni, cioè lo sconto del 110% sui lavori di efficientamento energetico
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LA CESSIONE DEI CREDITI - L’altra modifica allo studio riguarda, invece, la cessione dei crediti. Dopo la bocciatura incassata dallo spalma crediti dell’Aiuti quater (l’opzione che consente di portare il tempo di recupero dei crediti da quattro a dieci anni), possibile che prenda quota l’ipotesi proposta da Abi e Ance
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IN COSA CONSISTE L’EMENDAMENTO – L’idea è quella di sbloccare i crediti già maturati, e rimasti incagliati, attraverso gli F24. Gli F24 presi in carico dalle banche per conto dei loro clienti dovrebbero essere pagati in parte tramite i crediti fiscali in pancia agli istituti. Un passaggio indifferente per chi paga, che però libererebbe rapidamente capienza fiscale: gli F24 pesano tra i 400 e i 500 miliardi ogni anno. Ogni punto percentuale di questa operazione consentirebbe di liberare, allora, capienza per 4-5 miliardi

COME CAMBIA IL SUPERBONUS NEL 2023 - Oltre alla discesa dell’aliquota, da gennaio è nota la riduzione della platea dei beneficiari: potranno accedervi soltanto i condomini, oppure i proprietari di villette che hanno un Isee sotto i 15 mila euro, calcolato tenendo conto del quoziente familiare, ovvero del numero dei componenti. La riduzione farà risparmiare allo Stato 4,5 miliardi di euro
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