
Assegno unico per i figli, aumento del 50%: come cambiano gli importi nel 2023
Il governo di Giorgia Meloni è intervenuto sulla misura a sostegno delle famiglie: in attesa dell’adeguamento all’inflazione, il minimo passa da 50 a 75 euro al mese mentre il massimo sale fino a 262,5 euro. Per i nuclei numerosi, poi, è prevista una maggiorazione del 50%

Tra gli interventi decisi dal governo Meloni nella Legge di Bilancio per il 2023 c’è anche quello sull’Assegno unico. Il sostegno economico destinato alle famiglie rientra tra quelli che beneficeranno del miliardo e mezzo di euro stanziato dall’esecutivo per gli aiuti alla famiglia e alla natalità
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Nel dettaglio, la premier Giorgia Meloni ha spiegato che l’Assegno unico viene aumentato nel 2023 del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino. È prevista, inoltre, una maggiorazione del 50% per le famiglie con 3 figli o più per tre anni
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Questa seconda maggiorazione, però, vale solamente per le famiglie con un Isee fino a 40mila euro. L’Assegno infatti - ricorda il Corriere della Sera - è progressivo e l’importo del beneficio cresce al diminuire del valore dell’Isee
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Secondo quanto riporta il quotidiano di via Solferino, l’Assegno varia da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli a carico di età tra i 18 e i 21 anni, invece, gli importi vanno da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85
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Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, dunque, porteranno il valore minimo dell’Assegno unico a 75 euro. Quello massimo, invece, arriverà fino a 262,5 euro aumentando di 87,5 euro. Insieme a questa crescita, inoltre, va poi considerato anche l’aumento del 50% per le famiglie con tre o più figli con un Isee inferiore a 40mila euro

Non dovrebbe, però, essere questa l’unica novità in arrivo: a partire da gennaio infatti l’Assegno unico potrebbe crescere di valore, con una correzione in base all’inflazione che potrebbe persino superare il 7,3% riconosciuto provvisoriamente alle pensioni

È stato inoltre confermato dalla Legge di Bilancio l'assegno per i disabili: si tratta di una misura che, come ha rivendicato la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, "è strutturale"

“La natalità è il primo punto del nostro programma perché se continuiamo a guardare all'oggi e non al domani, come fatto in passato, niente si sostiene più”, ha detto la premier Giorgia Meloni parlando degli interventi per la famiglia contenuti nella Legge di Bilancio

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili

La misura è unica, come specifica il sito Inps, perché “è finalizzata alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità”, e universale perché viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di euro 40mila
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