Manovra da oltre 30 miliardi, ipotesi scudo fiscale

Economia

Simone Spina

Continua la ricerca di risorse per la legge di Bilancio che lunedì sarà all’esame del Consiglio dei Ministri. Tra le ultime ipotesi, quella di una sanatoria (non penale) per il rientro dei capitali all'estero. Gran parte dei denari per contrastare il caro energia. Tra le altre misure più probabili, quelle su flat tax, pensioni e reddito di cittadinanza

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Per aumentare le risorse a disposizione per la manovra il governo punterebbe anche su una sanatoria dei capitali all’estero, in pratica chi ha portato fuori confine i propri soldi potrà autodenunciarsi in cambio di uno sconto. Sarebbero però esclusi coloro che hanno sottratto al Fisco la propria ricchezza commettendo un reato penale. Da questo scudo per chi intenderà scendere a patti con lo Stato potrebbe arrivare qualche miliardo, ma il condizionale è d’obbligo perché non è possibile sapere quanti decideranno di farlo.

Caccia alle entrate

Eventuale anche il gettito dalla cosiddetta tregua fiscale per le cartelle esattoriali, che dovrebbe cancellare quelle fino a mille euro e dimezzare quelle fino a 5mila (oltre al taglio di sanzioni e interessi). Incerta anche l’entità del possibile aumento (dal 25 al 33%) della tassa sugli extraprofitti delle società energetiche e, nel ventaglio delle ipotesi sul fronte delle entrate, ci sono anche 5-7 miliardi di fondi europei non spesi.

21 miliardi contro il caro energia

Insomma, trovare tutti i quattrini per la legge di Bilancio, che viaggia sopra i 30 miliardi, non è semplice. E questo rebus riduce molto gli spazi per realizzare quanto auspicato, considerato che 21 miliardi (in deficit) saranno utilizzati per alleggerire il peso del caro energia su famiglie e imprese.

Flat tax estesa, Quota 103 per le pensioni

Tra le misure più probabili, l'estensione della flat tax per autonomi e Partite Iva, con l’imposta al 15 per cento elevata da 65mila a 85mila euro di ricavi. Per i dipendenti, invece, la proroga del taglio del cuneo fiscale (per dare più soldi in busta per chi ha redditi fino a 35mila euro) e agevolazioni sui premi aziendali. La stretta al Reddito di Cittadinanza (con l'idea che il sussidio intero sia solo per 18 mesi e al massimo per tre anni) farebbe risparmiare risorse da impiegare per le pensioni, in modo da poter lasciare il lavoro con 41 anni di contributi e 62 di età ed evitare che da gennaio ne servano 67. Dall’anno prossimo anche l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro, intervento sparito dall’ultimo decreto Aiuti ma che sarà in manovra.

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