
Nella Nota di aggiornamento del Def, firmata dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, si segnala che “vi è il rischio di una nuova impennata durante i mesi invernali” dei prezzi dell’energia: “L’approvvigionamento di gas dell’Italia si basa principalmente su flussi di importazione soggetti a rischi di varia natura nell’attuale contesto geopolitico”

Il calo delle tariffe del gas deciso dall’Autorità per l’energia non è destinato a durare. La crisi energetica è ancora lontana dall’essere superata e, per questo, il tema delle bollette è tra le principali priorità del Governo. “Per quanto i prezzi dell’energia siano recentemente diminuiti - si legge nel testo di premessa alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza - essi restano a livelli assai elevati e vi è il rischio di una nuova impennata durante i mesi invernali”
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Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aggiunge che “l’approvvigionamento di gas dell’Italia si basa principalmente su flussi di importazione soggetti a rischi di varia natura nell’attuale contesto geopolitico”. Per questo, continua il responsabile del Mef , "il Governo ha deciso di confermare l’obiettivo di deficit per il 2022 del Def pari al 5,6 per cento del Pil”
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L’esecutivo ha intenzione anche di “utilizzare una quota maggioritaria del risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell’energia, quali la riproposizione dei crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre”
Bollette: verso la fine del mercato tutelato
Come previsto dal decreto Aiuti bis, per tutto il quarto trimestre Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il settore gas, confermando l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Interventi che, insieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, supportano la generalità delle utenze gas

Il presidente Arera, Stefano Besseghini, ha sottolineato che non si deve abbassare la guardia. Il calo del prezzo del gas a ottobre è stato possibile grazie alla decisione dell’Arera di utilizzare come riferimento la media dei prezzi effettivi del mercato del Psv italiano, al posto del Ttf, e di compiere questa operazione su base mensile

Ma Besseghini sottolinea che “le percentuali non devono trarre in inganno. I valori rimangono molto alti rispetto al passato e, se è vero che hanno avuto un impatto modesto per le famiglie nel periodo estivo, determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale, con prezzi che sono previsti in risalita per la maggiore domanda dei mesi freddi. L’invito resta quindi quello a fare attenzione al risparmio e all’efficienza energetica”

Intanto, tra meno di due mesi scatterà la fine del mercato tutelato per l’energia elettrica di microimprese e condomini e per le forniture di gas delle famiglie. La richiesta al governo è di prorogare il mercato tutelato del gas, almeno fino al gennaio 2024 come per la luce, con possibilità di ulteriori rinvii se dovesse proseguire l’emergenza in atto

“In base all’ultimo monitoraggio sulle offerte presenti nel Portale Offerte di Arera, le tariffe praticate sul mercato libero di energia e gas risultano sensibilmente più elevate rispetto a quelle del mercato tutelato - analizza Assoutenti - In particolare i contratti a prezzo bloccato, quelli dove le tariffe di luce e gas risultano fissate per un determinato periodo di tempo, appaiono addirittura proibitivi, raggiungendo un costo medio annuo di 5.077 euro a famiglia per il gas (consumo annuo 1.400 smc) e 2.429 euro per l’elettricità (consumo annuo 2.700 kwh)”

L’associazione di consumatori segnala che, dal confronto di questi dati con le tariffe in vigore sul mercato tutelato, emerge un divario molto ampio: per un contratto a prezzo fisso il gas costa sul mercato libero in media il 166% in più con una maggiore spesa da +3.173 euro a famiglia; +124% la luce con un aggravio da +1.346 euro annui a nucleo. Forbice che si riduce per i contratti a prezzo variabile: per tale tipologia di bollette il mercato libero costa in media il 23,8% in più del tutelato per il gas, +18,1% la luce

“Non a caso - rileva Assoutenti - per il gas solo il 3,1% delle 572 offerte sul mercato libero presenti sul Portale di Arera risulta più conveniente rispetto al mercato tutelato (in totale 18 offerte più convenienti: 12 a prezzo variabile, 6 a prezzo fisso). Percentuale che sale al 9,4% nel settore dell’elettricità (ma solo lo 0,9% riguarda i contratti a prezzo fisso)”
Caro energia, come risparmiare in casa