
Caro energia, luci di Natale a rischio da Cortina a Napoli: le misure delle città italiane
A quasi tre mesi dal 25 dicembre le amministrazioni locali cominciano a ragionare su come coniugare la necessità di illuminare le vie e le piazze dei propri Comuni con le bollette, su cui pesano gli aumenti legati alla guerra in Ucraina. Da nord a sud, ecco quali sono i piani

Natale è ancora lontano, mancano quasi tre mesi, ma i Comuni già si muovono vista la necessità di risparmiare dal punto di vista energetico. E il primo taglio sul fronte dell’austerity riguarda proprio uno dei simboli più significativi delle feste natalizie: le luminarie. Da Bolzano a Napoli, passando per Torino e Firenze, si tenta di ridurre il caro bollette razionando illuminazioni artistiche di varia dimensione e complessità
GUARDA IL VIDEO: Caro energia, luci di Natale a rischio: le misure
GLI AIUTI STATALI – “Per aiutarci sul caro energia c’è per noi un pacchetto ristori da 860 milioni di euro suddiviso in tre tranche. Abbiamo già ricevuto le prime tre: la prima di 200 milioni di un fondo straordinario come la seconda di 150 milioni, mentre la terza di 350 milioni ci è stata elargita grazie al Decreto-legge 50/2022. La quarta tranche di 160 milioni di euro deve, invece, ancora essere erogata”, ha dichiarato a “La Stampa” Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani. Aiuti però insufficienti
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
IL CASO DI BERGAMO – Per questa ragione molti Comuni stanno cercando di risparmiare. A Bergamo sembra prendere definitivamente piede l’idea di un timer per ridurre l’orario di accensione delle luminarie, che dovrebbero essere spente per le 23 o le 24. Dai banchi dell’opposizione però è arrivata anche la richiesta di valutare se toglierle del tutto, prendendo ad esempio i comuni limitrofi. Luci invece spente sulla Carrara, la pinacoteca cittadina, che a causa di lavori riaprirà solo a gennaio 2023
Energia, la scelta dei negozi per ridurre i consumi
COSA SI FARÀ A VENEZIA – Il periodo delle luminarie sarà più corto a Venezia, sia in laguna che sulla terraferma. Come ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro, “stiamo pensando al Natale e all'organizzazione delle luci. La città resterà accesa, anche se ci costerà di più. Provvederemo all'efficientamento, prevediamo degli orari specifici e le spegneremo dopo l'Epifania, prima del Carnevale”. Nei progetti del primo cittadino c’è la volontà di ridurre l’orario di accensione e toglierle in gennaio, evitando di lasciarle fino a marzo come negli anni passati
Belgio, manifestazioni e luci spente contro i rincari
A BOLZANO – Momento di austerity anche al Comune di Bolzano. Il sindaco Renzo Caramaschi ha spiegato il piano della giunta contro il caro rincari, che vuole portare a un taglio dei consumi del 10/15% e ridurrà le luminarie natalizie del 20%. “Pur premettendo che tutte le illuminazioni natalizie sono completamente a LED e pertanto comportano un basso consumo energetico, con tale risparmio potremo provvedere ad installare appositi dispositivi (timer) che consentiranno lo spegnimento anticipato delle luminarie alle 23 o alle 24”, ha spiegato il sindaco
Caro energia, è emergenza Pmi: il 36% alzerà i prezzi
LA SITUAZIONE A CORTINA - Non ci saranno le proiezioni e i giochi di luce sul campanile e nemmeno il tricolore proiettato sullo stadio del ghiaccio a Cortina d’Ampezzo. Le luci di Natale, visto il caro energia, pescheranno dalla tradizione storica per diventare più semplici e meno dispendiose. “Il clima natalizio verrà mantenuto, la città vive anche di turismo: il Natale e il calore natalizio sono fondamentali. L’illuminazione ci sarà ma verrà ridotta, avremo luminarie a risparmio energetico meno voluminose”, ha spiegato il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi
Energia, con rinnovabili si può tagliare di un terzo il consumo di gas
A FIRENZE – Si valuta una soluzione anche a Firenze: Palazzo Vecchio sta studiando un progetto per sostituire il “Light Festival”, in programma tra l’8 dicembre e il 6 gennaio, con illuminazioni autoalimentate da pannelli solari provvisori o pedalate di bicicletta

COSA SUCCEDE A SANREMO - Nella Riviera Ligure c’è anche il Comune di Sanremo, che sostiene come la vocazione turistica imponga di mettere le luminarie, un punto sul quale concorda anche lo stesso casinò: entrambi però immaginano una riduzione di orario, in modo tale da non aggravare in modo eccessivo i costi

IL CASO DELLE LUCI A NAPOLI E TORINO – Storie diverse da Napoli e Torino, alle prese con le gare per le luci autoriali che di solito illuminano i centri cittadini. Se il comune partenopeo ha rinunciato a bandire la gara per le “Luci d’autore”, che avrebbero dovuto illuminare le strade cittadine con le opere realizzate per l’occasione dall’artista partenopeo Lello Esposito, storia diversa invece riguarda il capoluogo piemontese. Pare infatti che Torino non rinuncerà alle sofisticate “Luci d’artista”, finanziate quest’anno da Iren

NEL BRINDISINO – Hanno scritto invece una lettera al governo i sindaci del Brindisino, che si sono rivolti al ministro Cingolani chiedendo nuovi aiuti finanziari e ipotizzando come scenario estremo quella di spegnere il Natale, ipotesi che al momento non vogliono considerare per ragioni di sicurezza e di sostegno all’economia ma che potrebbero essere costretti a fare
Bolletta da 500mila euro, chiude storica catena di hotel nel Salento