Belgio, manifestazioni e luci spente contro i rincari

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A Bruxelles festival all’insegna del risparmio energetico e manifestazioni sindacali. Comincia così l’autunno belga ai tempi del caro energia e dell'aumento del costo della vita.  

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Per tre giorni in dieci locali di Bruxelles le cucine resteranno al buio e ai clienti saranno offerte solo pietanze preparate a fornelli spenti. Un modo creativo e originale per affrontare la crisi mentre nel Paese divampa la protesta sociale.

 

 

Il festival "in the black"

“Portate gli accendini”, esorta su Instagram uno degli organizzatori di “Bruxelles in the dark”. La rassegna che prenderà avvio il 29 settembre e terminerà il primo ottobre costituirà l’occasione per creare piatti inediti e sperimentare procedimenti innovativi, nonché di rispolverare la tradizione con tartare e insalate “à l’ancienne”, come si legge sbirciando sul menu speciale di uno dei bistrot. La rassegna vuole essere però soprattutto un palcoscenico dove mettere al centro l’ecologia e le politiche sociali in un momento di fragilità e di disaffezione.

 

Il caro energia dopo gli années noires della pandemia

Diecimila persone sono scese in piazza mercoledì nella capitale per protestare contro il caro energia e contro l’aumento dei prezzi al grido di “chi semina miseria, raccoglie rabbia”.  La manifestazione è stata convocata da tre sigle sindacali: FGTB, CSC et CGSLB. Ma nella piazza blu, rossa e verde sventolava anche la bandiera del Partito del lavoro del Belgio. La formazione ha già messo a punto un programma serrato di “venerdì della collera”. Dal prossimo weekend delle mobilitazioni itineranti avranno luogo in tutto il Belgio. Si parte il 30 settembre da La Louvière in Vallonia e da Courtrai, comune delle Fiandre occidentali. Nulla sono valsi gli sforzi del governo guidato dal Primo Ministro Alexander De Croo che ha messo in campo una serie di provvedimenti per tamponare l'emergenza. Tra questi l’istituzione di una tariffa sociale dell’energia per una famiglia su cinque e uno "sconto" sulle bollette per i mesi di novembre e dicembre. Interventi "effimeri", secondo i suoi detrattori.

 

L'autunno caldo del Belgio

La manifestazione del 21 settembre è stata una sorta di prova generale in attesa del prossimo round, fissato per il 9 novembre, giorno dello sciopero generale. Intanto per domani è stato calendarizzato un incontro tra governo e interlocutori sociali. Il Primo Ministro e i membri del “kern”, il consiglio dei ministri ristretto, si siederanno al tavolo con il Gruppo dei dieci, composto da sindacati e dalle organizzazioni dei datori di lavoro. Sul tavolo le misure di sostegno a imprese e famiglie, interventi sul potere d’acquisto, e la legge "benessere sul posto di lavoro", un testo del 1996 che i manifestanti vogliono modificare per consentire ai sindacati di negoziare gli aumenti salariali.

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