
Aiuti bis, arriva proroga dello smart working in regime agevolato per tutti fino al 31/12
Nel testo del decreto, durante l'iter di conversione in Senato, è stato introdotto l'articolo 25-bis. La norma va a ripristinare il regime di lavoro agile, da qui alla fine all'anno, senza che ci sia bisogno di firmare accordi individuali tra datore di lavoro e dipendente privato

Torna lo smart working semplificato per tutti i lavoratori del settore privato, almeno fino all’inizio dell’anno prossimo. La misura è stata inserita nel testo del decreto Aiuti bis durante l’iter di conversione in legge da parte del Parlamento. Si è così deciso che, da qui al 31 dicembre 2022, non saranno necessari accordi individuali tra datore di lavoro e dipendenti per poter attivare la modalità di lavoro agile
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La versione del decreto approvata dal governo lo scorso agosto aveva previsto la fine del regime agevolato dello smart working. Il testo era andato quindi a ripristinare il sistema vigente prima della pandemia da Covid-19, che richiedeva un accordo individuale – firmato da datore di lavoro e dipendente – che andasse a fissare tutta una serie di caratteristiche delle modalità di svolgimento del lavoro agile
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Il nuovo articolo 25-bis, introdotto in Senato, ha invece reintrodotto la possibilità di attivare lo smart working senza accordo formale. È in realtà una proroga tardiva, perché la scadenza del regime semplificato è già passata: era stata fissata al 1° settembre. Diverse aziende in queste due settimane hanno quindi dovuto procedere alla stipula di accordi individuali con i propri dipendenti
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Adesso il testo del decreto Aiuti bis - approvato in Senato il 14 settembre - ha già ricevuto un nuovo via libera della Camera per l’esame delle modifiche sul tetto massimo di 240mila euro agli stipendi nelle pubbliche amministrazioni. Per diventare legge a tutti gli effetti dovrà passare di nuovo a Palazzo Madama. Solo dal 2023, salvo ulteriori proroghe, gli accordi individuali saranno quindi necessari
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Questi documenti, quando saranno richiesti, dovranno contenere informazioni come la durata stessa dell’accordo, la previsione di periodi di lavoro alternati tra casa e ufficio, specifiche sui poteri direttivi del datore di lavoro, tempi di riposo e eventuali percorsi formativi per svolgere le mansioni in modalità agile

Il decreto Aiuti bis ha prorogato, sempre fino al 31 dicembre 2022, anche lo smart working per lavoratori fragili e per i genitori con figli sotto i 14 anni anche senza accordo aziendale. La misura è stata finanziata con 18,66 milioni di euro, coperti per 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l'occupazione del Ministero del lavoro e per 10,66 milioni con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro
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