Governo e decreto Aiuti ter, Draghi: "Contro caro vita 14 miliardi"

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Il premier ha espresso vicinanza alle Marche colpite dal maltempo e ha spiegato che l'esecutivo ha stanziato 5 milioni per i primi aiuti. Confermata l’approvazione del nuovo dl. Non si prevede "nessuno scostamento di bilancio". Disponibilità per un secondo mandato? "No". E sui fondi russi, precisa: "Da Blinken conferma: nessun partito italiano nella lista"

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Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del Cdm che ha approvato il decreto Aiuti ter, ha tenuto una conferenza stampa insieme ai ministri dell'Economia e delle Finanze Franco e della Transizione ecologica Cingolani. Il premier in apertura ha voluto subito ricordare l'emergenza maltempo nelle Marche (FOTO), dove si recherà nel pomeriggio: "Esprimo vicinanza ai famigliari delle vittime. Il governo farà tutto il necessario", ha detto. L'esecutivo ha già  "deliberato lo stato d'emergenza con lo stanziamento di 5 milioni per i primi aiuti" (TUTTE LE NEWS LIVE - LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLE ELEZIONI - IL TROVAPARTITO - IL TROVACOLLEGIO - IL SEGGIOMETRO).

Per Dl aiuti ter importo complessivo di 14 miliardi

Il premier ha confermato l’approvazione del dl Aiuti ter per cui sono stati stanziati 14 miliardi e ha spiegato che non si prevede "nessuno scostamento di bilancio". "Voglio fare i complimenti al ministro Franco", ha aggiunto, "mi auguro che il prossimo governo abbia un ministro come lui". Il decreto è pensato per dare un ulteriore aiuto a "famiglie e imprese contro il caro vita". Prevista "l'estensione dei crediti di imposta, un rafforzamento ed un ampliamento dei beneficiari. Da oggi centinaia di piccole imprese ne avranno accesso". "Prevediamo un contributo sociale di 150 euro per 22

milioni di italiani che guadagno meno di 20mila euro", ha specificato ancora il premier. "Sul fronte della diversificazione energetica abbiamo ora  tempi rapidi e certi per il rigassificatore di Piombino che è una cosa essenziale", ha poi aggiunto. Guardando di nuovo all'assetto economico italiano, Draghi ha anche spiegato: "L'anno prossimo prevedono una mezza recessione, chiaramente c'è un rallentamento, ma ancora non ci sono sintomi di una recessione". 

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Franco: "Margini per crediti di imposta anche a dicembre"

Mentre il ministro Franco, sulle misure che allargano la platea delle imprese beneficiarie dei crediti d'imposta per compensare i costi energetici, ha anticipato che potranno essere facilmente estese a fine anno. "Confidiamo che l'andamento delle entrate, trainate dalla crescita e dall'inflazione, renderà possibile un intervento analogo a dicembre" da parte del prossimo Esecutivo.

Su fondi russi "da Blinken conferma: nessun partito italiano"

Poi un passaggio di Draghi anche sulla chiamata avuta con il Segretario di Stato americano Blinken e sul caso dei fondi russi ai partiti: "La cosa più naturale era chiedere cosa sapessero. Lui mi ha confermato l'assenza di forze poliche italiane nella lista di chi ha beneficiato di fondi russi", ha detto il premier. E, sempre riferendosi alla Russia, ha ricordato: "Le sanzioni funzionano. Bisogna capire questo, altrimenti non si capirebbero certi comportamenti recenti del presidente Putin e bisogna continuare su quel fronte".

"Democrazia Italia forte, non temere le voci"

"Non dimentichiamo che la democrazia italiana è forte: dobbiamo essere fiduciosi, non avere timore di qualunque voce. È chiaro che negli ultimi anni la Russia ha effettuato un'opera continua di corruzione in tanti settori in Europa e negli Stati Uniti", ha poi sottolineato il premier.

Il presidente del Copasir, Adolfo Urso insieme al sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli durante l audizione al comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), Roma 16 settembre 2022.
ANSA/FABIO FRUSTACI

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"Non disponibile a un secondo mandato"

Mentre sul suo futuro politico, con un "no" secco, il premier ha risposto alla domanda se fosse disponibile a un secondo mandato. "Questo governo è stato creato per fare, e non per stare. L'ho detto anche nel primo discorso in Parlamento", ha chiarito.

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