
Bonus edilizi 2022, quali sono quelli trasferibili all’acquirente
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito come funziona il passaggio di mano di un immobile in via di ristrutturazione: non tutte le agevolazioni vengono passate a chi compra, che quindi in alcuni casi può trovarsi spiazzato. Chi vende l’edificio può perciò continuare talvolta ad usufruire delle quote di detrazione non utilizzate

Cosa succede quando un immobile in ristrutturazione cambia proprietario di mano? Lo spiega l’Agenzia delle Entrate, che sottolinea come non tutte le agevolazioni siano automaticamente trasferite all’acquirente dell’immobile. Contrariamente a quanto accade per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ha spiegato l’Agenzia, in caso di cessione dell’immobile oggetto di ristrutturazione, i bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferiscono all’acquirente
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L’ESTENSIONE DEL CASO - Questo vale, ha continuato l’Agenzia, anche quando con la cessione dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Chi vende l’immobile, ha concluso l’Agenzia, può continuare a usufruire delle quote di detrazione non ancora utilizzate, derivanti dall’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici
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I BONUS ATTUALMENTE PRESENTI – Ma quali sono i bonus attualmente presenti per ristrutturare casa? Detto del bonus 110, che nella giornata del 13 settembre ha trovato uno sblocco con un accordo tra governo e forze politiche in Senato, sono presenti anche altre agevolazioni, che permettono di intervenire su aspetti come facciate, infissi e anche sugli impianti idrici
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BONUS RISTRUTTURAZIONE – Questa agevolazione consiste in una detrazione del 50% sulle spese effettuate fino al 21 dicembre 2024 in merito ai lavori in casa per un massimo di 96 mila euro. È possibile usufruire in tre modi dell’agevolazione, ossia tramite: detrazione in 10 anni nella propria dichiarazione dei redditi; cessione del credito a terzi, banche comprese; sconto in fattura, in accordo con l’impresa che ha effettuato i lavori
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ECOBONUS – Poi c’è l’ecobonus ordinario, che consiste in una detrazione del 65% per gli interventi di risparmio energetico che riguardano gli infissi, la caldaia o la coibentazione dell’edificio. La detrazione può aumentare al 70%, se gli interventi e le spese di ristrutturazione interessino parti comuni condominiali, fino al 25% della superficie complessiva del condominio, e fino al 75% se la riqualificazione energetica riguarda il miglioramento e il risparmio sulla spesa energetica
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BONUS FACCIATE - Il bonus facciate è stato invece introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e prorogato fino al 2022. L’agevolazione, almeno inizialmente, consisteva in una detrazione dall’imposta lorda pari al 90% che quest’anno è passata al 60%. La misura viene applicata sulle spese documentate, sostenute nell’anno 2022, relative agli interventi atti a recuperare o restaurare la facciata degli edifici. Tra gli interventi rientrano anche la pulitura e la tinteggiatura esterna. È stato esteso fino al 31 dicembre 2022

BONUS ACQUA POTABILE - Il bonus acqua potabile è una rielaborazione del vecchio bonus idrico e prevede una detrazione pari al 50% per le spese relative all’acquisto e all’installazione di impianti idrici per il miglioramento dell’acqua proveniente da acquedotti. Il bonus copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022 e può essere richiesto da qualsiasi cittadino, senza limiti di ISEE. Le spese devono riguardare l’acquisto di impianti di filtraggio; mineralizzazione; raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare

BONUS BAGNO - Molto simile il bonus bagno, noto anche come bonus rubinetti o bonus idrico, che prevede il rimborso, in un’unica rata, di mille euro per le spese legate alla sostituzione di sanitari in ceramica, rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi modelli a scarico ridotto o limitazione di flusso. Per ottenere il rimborso è necessario registrarsi alla piattaforma "bonus idrico" accessibile soltanto con autenticazione tramite SPID o CIE