Decreto Aiuti bis, intesa al Senato su Superbonus 110% e cessione dei crediti: le novità
Dopo l’iniziale rifiuto del M5S all’emendamento, presente nel dl a Palazzo Madama, è stato raggiunto un accordo tra tutte le parti. Come richiesto anche dal governo, è stata eliminata la responsabilità in solido per le imprese tranne che nei casi di dolo e per i soggetti suscettibili di sanzioni antimafia
C'è l'intesa al Senato sul testo riformulato dell'emendamento sul Superbonus al dl Aiuti bis. Lo riferiscono i presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama e relatori del provvedimento, Daniele Pesco (M5s) e Luciano D'Alfonso (Pd), che esprimono soddisfazione e ringraziano governo e funzionari
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I TIMORI E LA PROPOSTA – Dopo che il decreto si era impantanato a palazzo Madama per il rifiuto di M5s e Cal di ritirare gli emendamenti depositati e i timori del Governo per la possibile perdita di 17 miliardi di risorse, l’intesa al Senato prevede, su proposta dell'esecutivo, l’eliminazione della responsabiltà in solido per le imprese tranne che nei casi di dolo e per i soggetti suscettibili di sanzioni antimafia. Come chiesto dal M5s nel provvedimento non ci saranno oneri a carico dello Stato
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IL TESTO – All’interno viene introdotto l'articolo 33 bis (Semplificazioni in materia di cessione dei crediti ai sensi dell'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020). Con esso si specifica che "in presenza di concorso nella violazione" ma solo se "con dolo o colpa grave" non si può accedere al beneficio. Si tratta di disposizioni che "si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni"
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QUESTIONE DI VISTI - La modifica stabilisce inoltre che per i crediti sorti prima degli obblighi (introdotti col decreto di novembre 2021) di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e attestazioni, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, la responsabilità solidale sarà circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire comunque la documentazione di asseverazione "ora per allora"
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IL RUOLO DEL GOVERNO – Tra gli esponenti del governo che hanno manifestato in prima persona la propria soddisfazione per il buon esito della trattativa c’è la viceministra dell’economia Laura Castelli, in quota a Impegno Civico. “In questo modo vengono garantiti sia cittadini che imprese e soprattutto si riesce a far camminare una misura che abbiamo fortemente voluto e costruito, con l'obiettivo di garantire, in questi anni post Covid, la ripresa del settore edile e la crescita del Pil. Un obiettivo che è stato ampiamente raggiunto”
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IL RUOLO DELLA LEGA – “Grazie al prezioso lavoro di mediazione del sottosegretario Freni, è stata raggiunta una mediazione sul tema dello sblocco dei crediti di imposta riferiti al superbonus. Viene così soddisfatta l'esigenza da sempre posta dalla Lega di assicurare un quadro normativo stabile alle imprese, nel rispetto del principio supremo della certezza del diritto e assicurando al contempo che il superbonus non alimenti un circuito opaco di frodi a danno dell'erario”. A dichiararlo il responsabile del dipartimento economia della Lega Alberto Bagnai