Prezzo gas, da Stati Uniti alla Russia fino all’Olanda: a chi conviene la crisi energetica
La guerra in Ucraina e la tensione internazionale hanno portato a un’esplosione del costo della materia prima. Mentre molti Paesi europei pagano un conto salato per l’attuale situazione, c’è chi invece ne sta beneficiando
Il prezzo del gas è alle stelle e l’Unione europea cerca nuovi fornitori per diminuire la sua dipendenza dalla Russia: mentre i Paesi Ue, complice la guerra in Ucraina e la tensione internazionale, pagano un conto salato, c’è chi invece sta beneficiando dello scenario attuale
GUARDA IL VIDEO: Caro energia,Snam: no alternative a rigassificatore PiombinoSTATI UNITI - A beneficiare dei rapporti tesi tra Europa e Russia, con la conseguente diminuzione delle forniture di gas, sono gli Stati Uniti: secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, ora Washington fornisce al Vecchio Continente tre volte il gas importato da Mosca. A marzo gli Usa hanno accettato di fornire 15 miliardi di metri cubi di gnl aggiuntivo ai mercati dell’Ue quest’anno, un obiettivo che probabilmente supererà. Fino a giugno 2022, gli Stati Uniti hanno esportato circa 57 miliardi di metri cubi di gas liquefatto, di cui 39 destinati all’Europa
Caro energia, molti italiani non disposti a ridurre i consumiRUSSIA - In realtà anche a Mosca sorridono: nonostante Gazprom abbia diminuito del 37,4% le esportazioni di gas, la compagnia nel primo semestre del 2022 ha registrato utili netti per circa 41,5 miliardi di euro. A pesare su questi numeri è il prezzo del gas, aumentato esponenzialmente dallo scorso anno ed esploso con l’inizio della guerra in Ucraina e le sanzioni imposte contro Mosca
Gas, stoccaggio oltre l’80% in Germania e Italia: come procede nel resto d’Europa. I DATICINA - Nell’attuale contesto anche la Cina trae giovamento dalla situazione: Pechino riesce infatti a rivendere il gas naturale liquefatto che non consuma, grazie a una domanda interna attualmente bassa. Così il 7% delle importazioni in Europa - secondo quanto riportato dal Financial Times - è arrivato proprio dalla Cina. Ogni nave frutta a Pechino intorno ai 100 milioni di dollari. (In foto: Xi Jinping)
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaQATAR - Il piccolo emirato affacciato sul golfo Persico è uno dei Paesi con le più grandi riserve di metano liquido al mondo, e con la richiesta internazionale in aumento ha iniziato già ad assegnare la produzione futura di gnl. Intanto il progetto North Field East, in partnership con Eni, permetterà al Qatar di ampliare la propria capacità produttiva. (In foto: un rigassificatore)
NORVEGIA - Oslo è in questo momento un’ancora di salvezza per l’Europa, essendo oggi il primo fornitore del Continente al posto della Russia. Nel mese di luglio ha raggiunto il record di 15,6 miliardi di euro di surplus commerciale. Rispetto al luglio del 2021 le esportazioni di gas sono quadruplicate, raggiungendo la quota di 12,8 miliardi di euro. E l’attuale produzione record, intorno ai 122 miliardi di metri cubi, è previsto che duri almeno fino al 2030
OLANDA - Infine tra i Paesi che si avvantaggiano dall’attuale situazione c’è anche l’Olanda: grazie all’impatto positivo del Ttf di Amsterdam, mercato di riferimento europeo per il prezzo del gas, nel 2022 ha raddoppiato il suo surplus commerciale nel primo e secondo trimestre del 2022. (In foto: il primo ministro olandese Mark Rutte)