
Superbonus, frodi per 5,6 miliardi di euro: la stretta sui controlli preoccupa le banche
Secondo la Guardia di Finanza, le truffe accertate ammontano a una somma che basterebbe per abbattere gli oneri delle bollette per quasi due trimestri. L’Agenzia delle Entrate e l’Abi chiedono agli istituti massima attenzione nelle verifiche sui requisiti della cessione del credito, ma le procedure rischiano di rendere le pratiche più lunghe e complesse ostacolando sia le imprese che le banche stesse

Si continua a discutere di Superbonus, con revisioni normative, aggiunte, interpretazioni e correzioni sui bonus edilizi che hanno generato il caos fra tutti gli attori della filiera. Non solo famiglie, condomini e imprese, ma anche gli istituti finanziari, protagonisti della cessione del credito, l'operazione che, insieme allo sconto in fattura, ha decretato il boom del 110%
GUARDA IL VIDEO: Caos Superbonus, allarme banche per stretta controlliL’ultimo aggiornamento è una circolare dell'Agenzia delle Entrate in cui si chiede alle banche la massima attenzione (“diligenza” in gergo normativo) nel verificare i requisiti della cessione, per evitare di figurare come responsabili in solido degli illeciti ai danni del Fisco
La circolare dell' Agenzia delle Entrate
Una mossa che sembra l'ennesima stretta e che, secondo alcuni osservatori, potrebbe avere un impatto sulla tempistica e la complessità delle pratiche, a tutto svantaggio delle imprese e delle stesse banche
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Il problema, come evidenziato pochi giorni fa dalla Guardia di Finanza, è che le frodi sui bonus casa sono arrivate alla cifra di 5,6 miliardi di euro. Quanto basterebbe per esempio per fare un intervento sensibile sul cuneo fiscale o per abbattere gli oneri delle bollette per quasi due trimestri consecutivi. E si parla solo delle truffe accertate
Superbonus, quali banche accettano ancora la cessione del credito
Per mettere un argine il governo è già intervenuto e ora è stata l'amministrazione fiscale a richiedere un ulteriore sforzo e scrupolo nel valutare il passaggio più delicato del sistema. Come spiega l'Abi in una circolare agli associati che segue quella dell’Agenzia delle Entrate, le banche coinvolte nelle operazioni di acquisto dei crediti del Superbonus dovranno esercitare "una qualificata ed elevata diligenza professionale"
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La circolare dell'Agenzia prevede infatti che la verifica circa la responsabilità in solido del singolo cessionario (l'acquirente) debba essere condotta, "caso per caso, valutando il grado di diligenza effettivamente esercitato che, nel caso delle banche, deve essere particolarmente elevato e qualificato"
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Gli istituti di credito peraltro avevano sempre richiesto documentazioni estensive e certificazioni da parte di terzi, attirandosi anche qualche critica per l'eccessiva mole di carte. Un’impostazione che però ora è confermata dai chiarimenti delle Entrate

L'equazione bonus-frodi è respinta con vigore dal Movimento 5 Stelle che parla di narrazione "tossica" e di fake news: il Superbonus, afferma il gruppo ideatore del 110%, rappresenta una minima parte del totale delle frodi, il 3%. Insieme ad altri parlamentari di maggioranza, i Cinquestelle sono al lavoro per superare il blocco dei crediti che si sarebbe venuto a creare con i continui cambiamenti normativi degli ultimi mesi

L'obiettivo è quello di fare del Decreto aiuti all'esame della Camera lo strumento per un intervento strutturale e definitivo. A rischio, secondo il Codacons che ha presentato esposti a Procure e Bankitalia, ci sarebbe la sopravvivenza di 33.000 imprese edili

Il sistema dei bonus, e in generale delle agevolazioni, è finito ancora una volta anche nel mirino della Corte dei Conti, anche per le frodi. Secondo i magistrati contabili, chiamati al giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, le spese fiscali, compresi i bonus edilizi, costituiscono "un elemento di distorsione del prelievo, configurando in molti casi dei benefici non giustificati per gruppi specifici di soggetti, con effetti distributivi non sempre auspicabili," e "comportano una perdita di gettito rilevante" di alcuni punti di Pil