
Gelato, Coldiretti: “Con il caldo aumentano i consumi, ma il prezzo è salito dell’11,2%”
L’associazione segnala un balzo dei costi delle materie prime come latte (+6%), zucchero (+8%) e uova (+12%), legato anche alla guerra in Ucraina. Nel 2021 il settore aveva registrato una crescita del 19,5% per un valore di 2,3 miliardi di euro. In Italia le gelaterie sono 39mila, con 75mila lavoratori

Con l’arrivo del caldo e dell’estate, e con 13 milioni di persone in viaggio per il ponte del 2 giugno, in Italia è inevitabilmente aumentato il consumo di gelati. Ma a salire sono anche i prezzi, con un incremento dell'11,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dati Istat)
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A segnalarlo è la Coldiretti, che spiega come l’aumento dei prezzi sia legato al balzo dei costi per l'energia e per le materie prime usate nelle preparazioni, dal latte (+6%) allo zucchero (+8%) fino alle uova (+12%), anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina
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Il gelato italiano lo scorso anno ha registrato una crescita del 19,5% rispetto a quello precedente per un valore di 2,3 miliardi di euro, stima Coldiretti su dati Sigep
La nota della Coldiretti
Un aumento che - continua la Coldiretti - si spera continui con il ritorno dei turisti nell’estate 2022, segnata dal superamento delle restrizioni legate alla pandemia Covid
Il 94% degli italiani consuma regolarmente gelato confezionato
Sono 39mila le gelaterie nazionali che danno lavoro a 75mila persone, spiega l’associazione, e nelle quali vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zucchero, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l'anno, con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità
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“Negli ultimi anni - dice Coldiretti - si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta, con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala, ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora”

“Una spinta - spiega l’associazione - che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco”

“Nelle agrigelaterie - continua la Coldiretti - è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a ‘chilometri zero’ perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente”

Ma, conclude l’associazione, “fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana, con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio”