
Guerra in Ucraina, il paradosso italiano: export in Russia dimezzato, import raddoppiato
I dati pubblicati dall’Istat mettono a confronto i numeri di aprile 2021 con quelli di aprile 2022. Ecco cosa è cambiato con la guerra negli scambi commerciali tra Roma e Mosca

Ieri l’Istat ha fornito alcuni dati interessanti sugli interscambi Italia-Russia: quante merci, cioè, noi vendiamo a Mosca e quante ne compriamo da Mosca. Quello che emerge è un grande paradosso: l’Italia vende molto meno alla Russia, ma in valore monetario compra di più dai russi
GUARDA IL VIDEO: Guerra in Ucraina, gli scambi commerciali Italia-Russia
Dai dati Istat emerge che ad aprile 2022, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, quello che noi esportiamo in Russia si è dimezzato, mentre quello che noi importiamo dalla Russia è raddoppiato
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Per le importazioni si tratta soprattutto di energia, con i prezzi che sono molto più alti dell’anno scorso
Guerra in Ucraina: i reportage e le dirette di Sky TG24. VIDEO
Ad aprile 2022 il disavanzo commerciale tra Italia e Russia, cioè la differenza tra quello che noi compriamo dai russi e quello che i russi comprano da noi, è diventato di 2,5 miliardi di euro
Guerra Russia-Ucraina, tutti gli aggiornamenti
Questa situazione è dovuta al fatto che noi diamo più soldi alla Russia per comprare prodotti energetici, mentre tutto il resto - anche quello che noi venderemmo normalmente ai russi - è fermo a causa degli embarghi
Guerra Ucraina, crisi del grano: i Paesi più esposti e le possibili rotte alternative
Al momento, per quanto riguarda il gas, la Russia non è nemmeno il nostro primo fornitore. Il gas che abbiamo preso il 26 maggio, ad esempio, viene prima di tutto dall’Algeria, poi rigassificatori (soprattutto Qatar), Norvegia, il Tap, poi la Russia e un po’ di gas italiano e libico
Gas russo, Draghi: "Più che dipendenza è sottomissione". Soros: "Ue più forte di Mosca"
In realtà, in Italia sta arrivando meno gas russo non per una decisione di Mosca ma perché c’è un problema a un gasdotto che anche gli ucraini stanno bloccando e c’è un rallentamento dei flussi. Al momento, comunque, stiamo comprando meno gas e anche i prezzi sono in discesa

Il prezzo del gas al mercato di Amsterdam - che non è il gas russo, ma per noi è importante perché è su questo gas che si fa il prezzo delle nostre bollette - il 27 maggio era a 83 euro per Megawattora: è quindi un prezzo minore rispetto a quando è cominciata la guerra in Ucraina (alla vigilia del conflitto era 87 euro per Mwh)

Il prezzo del gas è sceso, ma c’è da considerare che un anno fa era molto più basso: 18 euro per Mwh. In termini assoluti, quindi, se è vero che il prezzo del gas è sceso rispetto all’inizio della guerra, è anche vero che resta molto alto

Per riassumere: prendiamo meno gas dai russi, i prezzi stanno scendendo, ma sono ancora talmente alti e prendiamo talmente tanto gas che il disavanzo commerciale italiano con la Russia aumenta ai livelli che abbiamo visto. Quindi noi, come quasi tutti i Paese europei, continuiamo a finanziare ancora la Russia di Putin