
Gli Stati Uniti premono sul debito della Russia: rischio di default salito al 90%
L’amministrazione di Joe Biden sarebbe sul punto di revocare la licenza che ha finora permesso ai titolari di debito russo negli Stati Uniti di riscuotere cedole e capitale in dollari. L’andamento dei credit-default swap mostra ora una possibilità molto elevata di fallimento

Joe Biden punta a infliggere un nuovo pesante colpo a Vladimir Putin. La sua amministrazione sarebbe determinata a lasciar scadere la licenza che ha finora consentito a Mosca di onorare i suoi pagamenti sul debito, in una mossa che rischia di costringere la Russia al suo primo default dalla rivoluzione bolscevica del 1917
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La licenza finora concessa a Mosca permette ai titolari di debito russo negli Stati Uniti di riscuotere cedole e capitale in dollari, anche se le riserve sono bloccate per le sanzioni internazionali dopo l’invasione dell’Ucraina
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Il pericolo di default è reale, anche se il Cremlino continua a minimizzare: "Se non potremo pagare in dollari pagheremo in rubli", assicura il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, affermando che non ci sarà alcuna insolvenza sul debito
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L’andamento dei credit-default swap, i contratti che assicurano gli investitori contro un default, raccontano però una storia diversa. Indicano in realtà un 90% di chance di fallimento entro un anno nel caso in cui gli Stati Uniti decidessero di bloccare i pagamenti relativi ai bond russi agli investitori americani
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Per farlo sarebbe sufficiente agli Stati Uniti non rinnovare l'esenzione temporanea in scadenza il prossimo 25 maggio. Solo 24 ore prima queste chance erano del 77%

“È improbabile che ci sia una proroga della licenza che ha consentito alla Russia di continuare a pagare il proprio debito, ma nessuna decisione definitiva è stata ancora presa”, ha spiegato il segretario al Tesoro americano Janet Yellen (in foto)

Un default russo porrebbe fine alla saga sul debito di Mosca iniziata tre mesi fa con la guerra in Ucraina. L'esenzione approvata in febbraio ha consentito finora al Cremlino di far fronte ai suoi obblighi e, allo stesso tempo, di usare risorse che altrimenti avrebbe potuto indirizzare alla guerra in Ucraina

Questo però sembra non essere più abbastanza per la Casa Bianca: nonostante un acceso dibattito interno, l'amministrazione Biden sarebbe ora propensa a bloccare i pagamenti russi per mantenere alta la pressione su Mosca

L’obiettivo sarebbe anche quello di infliggere a Putin uno smacco senza precedenti, e l'onta di un default di fronte al mondo nella speranza di scuotere anche la popolazione russa, di spingerla a ribellarsi contro la linea seguita dal suo presidente

Un eventuale mancato rinnovo americano dell'esenzione sui bond russi farebbe però salire ancora di più la tensione fra Washington e Mosca, e non si può escludere che il Cremlino possa alla fine ricorrere alle vie legali

Proprio Siluanov ha paventato in aprile la possibilità di una causa nel caso in cui la Russia fosse stata costretta a violare i propri obblighi, pur essendo perfettamente in grado di rispettarli. Un'ipotesi che finora non ha scosso la comunità internazionale