
Una proposta al vaglio della Commissione Finanze della Camera prevede la trasformazione delle detrazioni fiscali in rimborsi diretti, da erogare attraverso apposite piattaforme telematiche. L'obiettivo è accelerare i tempi ma anche alleggerire la burocrazia

Tra gli emendamenti alla legge delega fiscale, ora al vaglio della commissione Finanze alla Camera, ce n'è anche uno che prevede di semplificare la modalità attraverso la quale i contribuenti ricevono la parte detraibile di alcune delle spese che hanno sostenuto, nonché di accelerarne i tempi
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La proposta prende il nome di cashback fiscale ed è una misura bandiera del Movimento 5 stelle. Informazione Fiscale scrive che è una delle novità emerse in Commissione Anagrafe Tributaria a chiusura dell’indagine conoscitiva sulla digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali, e che il Ministero dell'Economia l'ha ora fatta sua
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Se venisse approvata, le detrazioni fiscali verrebbero trasformate in rimborsi diretti e sarebbero erogate mediante apposite piattaforme telematiche diffuse. Come spiega Informazione Fiscale, "gli oneri detraibili che uscirebbero dal modello 730 sarebbero quelli indicati dall’articolo 15, comma 1 del TUIR, quali ad esempio gli interessi passivi dei mutui, le spese veterinarie, le spese scolastiche e universitarie e le erogazioni liberali"
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Secondo il M5S, l'introduzione di questo sistema per le spese sostenute con mezzi di pagamento elettronici comporterebbe diversi benefici. In un articolo pubblicato sul sito il 23 marzo si legge che, tra l'altro, "fa incassare prima le detrazioni, senza aspettare i tempi più lunghi della dichiarazione dei redditi", "contribuisce alla digitalizzazione dei rapporti tra contribuenti e Pubblica amministrazione", "spinge i contribuenti a effettuare pagamenti tracciabili" e "permette di rimborsare anche gli incapienti"
L'articolo del M5S sul cashback fiscale
Le modalità per erogare questi rimborsi sono ancora in via di definizione. Nel documento approvato dalla Commissione Parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria nella seduta del 12 gennaio 2022, si proponeva di introdurre il cashback fiscale attraverso l’infrastruttura tecnologica dell'App IO. "Tale soluzione, potendosi applicare anche ai soggetti incapienti, recherebbe un effetto di emersione dell’economia sommersa e realizzerebbe, al tempo stesso, un principio di equità fiscale" si leggeva
Il testo approvato con l'ipotesi sul cashback fiscale
L'orientamento ora sarebbe quello di servirsi di apposite piattaforme telematiche. Entro la fine dell'anno dovrebbe infatti essere avviata IDPay, la piattaforma annunciata dal Ministro per l’Innovazione Vittorio Colao (info), che servirà proprio a erogare bonus e agevolazioni ai cittadini e alle imprese
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Più certo è il fatto che, in caso di approvazione della proposta, le spese sanitarie avranno la priorità nell'applicazione di questo cashback. Come ha ricordato a fine marzo la deputata e capogruppo del M5S in Commissione Finanze, Vita Martinciglio, la modifica era stata avanzata da LeU e il gruppo era pronto ad accoglierla

Nella proposta rimodulata dal Ministero dell'Economia e Finanze si legge anche che questi rimborsi dovrebbero avvenire "senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica" e che, nel riordino delle detrazioni, "le risorse derivanti dalla loro eventuale eliminazione o rimodulazione" siano destinate ai contribuenti Irpef "con particolare riferimento a quelli con redditi medio-bassi"

Cosa cambierà nel concreto, lo spiega il Corriere della Sera facendo un esempio riguardante le spese sanitarie. La testata ricorda che gli acquisti di farmaci danno diritto a una detrazione del 19% e che questa viene riconosciuta al momento della dichiarazione dei redditi, quindi l'anno successivo. Col cashback fiscale, invece, sarà possibile ricevere subito l'importo dovuto, purché sia stato usato un mezzo di pagamento elettronico

Martinciglio afferma che, col cashback fiscale, il M5S vuole anche smaltire la burocrazia e sollevare i contribuenti dall'obbligo di conservare per anni i documenti necessari al rimborso Irpef. Come ricorda Informazione Fiscale, anche in caso di via libera, la trasformazione delle detrazioni in rimborsi avverrebbe in modo graduale e dopo il riordino degli sgravi fiscali