
Appalti, da aprile semplificazione con la banca dati online di Anac: cosa cambia
A partire dal prossimo mese la verifica dei requisiti di partecipazione delle imprese alle gare avverrà completamente in maniera digitale: “Vogliamo sburocratizzare notevolmente e decertificare la partecipazione”, ha detto il presidente dell’Autorità anticorruzione

A partire da aprile arrivano importanti novità sulla semplificazione degli appalti: la verifica dei requisiti di partecipazione delle imprese alle gare, infatti, avverrà completamente online attraverso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici dell’Autorità nazionale anticorruzione
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Le verifica da parte dell’Anac sarà fatta tramite l’acquisizione di tutti i dati e, una volta che il nuovo sistema sarà a regime, il controllo di ogni passaggio fino al collaudo e alla consegna dell'opera finita
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Viene inoltre creata una “White list”, una lista delle imprese che hanno i requisiti ‘morali’ per partecipare agli appalti, evitando così la duplicazione dei controlli di carattere generale. Da aprile la verifica online del possesso dei requisiti di partecipazione delle imprese alle gare diventa obbligatoria
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La logica è quella di consentire gare standardizzate, la circolazione della sola documentazione in formato digitale di provenienza certa, la riduzione dei tempi per reperire la documentazione e anche la semplificazione per l'attività di controllo
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Sarà obbligatorio il collegamento alla Banca dati anche dei subappaltatori. E vi confluiranno, ad esempio, i certificati emessi dall'Agenzia delle Entrate, dal ministero dell'Interno e dalle Camere di Commercio, come il casellario giudiziario, i bilanci e i certificati di regolarità contributiva dei professionisti

I documenti acquisiti saranno riutilizzabili per altre gare per una durata di 4-6 mesi, dopodiché dovranno essere rivalidati. Entro il 2023 dovrebbe poi essere completato in ogni sua parte il fascicolo virtuale per gli operatori economici, riducendo ulteriormente gli oneri per la partecipazione alle gare

"Vogliamo sburocratizzare notevolmente e decertificare la partecipazione alle gare e agli appalti pubblici", ha spiegato il presidente dell’Anac Giuseppe Busia che, con la Banca dati digitale dell'Autorità lavora per realizzare uno degli obiettivi del Pnrr, stabilito dal decreto Semplificazioni

"I documenti prodotti vengono certificati una volta per tutte, permettendo ad Anac di controllare l'appalto dalla gara all'esecuzione e collaudo dell'opera”, ha detto ancora Busia. “Tutto in digitale, tutto in forma preventiva e non ex post. Con grande alleggerimento di burocrazia, scartoffie e documentazione per le stazioni appaltanti e per le imprese"

"L'obiettivo è la completa digitalizzazione del procurement nazionale, coprendo l'intera procedura di gara in modalità digitale end-to-end, dalla programmazione alla progettazione, dalla pubblicazione alla presentazione delle offerte, dalla gestione delle procedure di aggiudicazione alla stipula contrattuale, alla fatturazione elettronica, in linea con i dettati europei”, ha chiuso Busia