
Bonus giovani manager, come funzionano gli aiuti alle imprese che formano gli studenti
Arriva l'agevolazione per le aziende che, tramite donazioni corrisposte sotto forma di borsa di studio, coprono le spese per progetti di formazione dedicati a studenti universitari o di scuole manageriali. Il contributo, sotto forma di credito di imposta da usare in compensazione, coprirà tra l'80% e il 100% del valore delle donazioni, fino a un massimo di 100mila euro. Ecco come fare domanda

Promuovere e facilitare l'inserimento dei giovani studenti nel mondo del lavoro. A questo puntano il ministero dell’Università e della Ricerca e quello dell’Economia, che hanno lavorato insieme a un sistema di incentivi per le imprese che finanziano la formazione delle fasce d’età più giovani
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L’agevolazione è destinata alle aziende che, tramite donazioni corrisposte lo scorso anno o durante il 2022 sotto forma di borsa di studio, coprono le spese per progetti di formazione dedicati a studenti
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Il contributo, sotto forma di credito d'imposta, coprirà tra l’80% e il 100% del valore delle donazioni, fino a un massimo di 100mila euro. L’agevolazione corrisponde al totale delle spese sostenute nel caso di piccole imprese. Scende al 90% per le medie imprese e all’80% per quelle più grandi
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I progetti formativi devono essere organizzati e promossi insieme a istituti universitari (pubblici o privati) o di formazione avanzata, oppure insieme a scuole di formazione manageriale, anche queste pubbliche o private
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Le iniziative, per poter richiedere il contributo, devono garantire allo studente almeno 60 Cfu (crediti formativi universitari), o in alternativa 60 Ects (European credit transfer system) o almeno 1500 ore di apprendimento
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La misura è contenuta nel decreto emanato da Mur e Mef lo scorso 19 novembre 2021, che è arrivato in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio 2022. Il limite di spesa previsto è di 500mila euro all’anno, sia per le donazioni effettuate nel 2021 che per quelle effettuate nel 2022

Nessun requisito particolare, per quanto riguarda la forma giuridica e il regime contabile, viene richiesto per le imprese che intendono chiedere il contributo

Entro il 28 febbraio 2022 dovranno essere comunicate al Mur le iniziative di formazione che si sono tenute nel 2021. Stessa scadenza, nel 2023, per quelle che invece si svolgeranno e verranno finanziate durante quest’anno

Prima di procedere con il contributo, il Mur dovrà verificare che i progetti formativi corrispondano a quanto previsto dalla legge. In particolare, si andrà a vedere se le donazioni effettuate corrispondano effettivamente al sostegno formativo dei giovani

Una volta esaminate le operazioni di tutte le imprese, verrà emanato un decreto che individuerà quali potranno procedere con la richiesta di credito

Gli istituti che hanno organizzato i corsi e i progetti formativi dovranno a loro volta comunicare al Mur la denominazione sociale delle imprese che hanno donato, l’ammontare dei fondi ricevuti e quali corsi sono stati attivati grazie a quei fondi. Il credito potrà poi essere utilizzato, solo in compensazione, dal 15° giorno successivo alla data di comunicazione di riconoscimento del contributo