
Bonus per i manifesti pubblicitari, come funziona e come richiedere il credito fiscale
Il governo ha previsto un aiuto per il mercato della pubblicità, sotto forma di uno stanziamento di 20 milioni di euro. È destinato ai titolari di impianti pubblicitari privati e calcolato in base al canone patrimoniale dovuto per il 2021 : ecco come fare domanda all’Agenzia delle Entrate

Nel Decreto Sostegni bis è presente il bonus per i manifesti pubblicitari, sotto forma di credito d’imposta. Il governo ha stanziato 20 milioni di euro per aiutare il mercato della pubblicità, anche in considerazione delle ripercussioni economiche dovute all’emergenza sanitaria
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Il bonus è destinato ai titolari di impianti pubblicitari privati (o concessi a privati) che hanno versato il canone patrimoniale dovuto per il 2021 per l’affissione di manifesti commerciali in aree pubbliche o aperte al pubblico
Sostegni Bis: tutte le norme previste
Il canone unico patrimoniale, o canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, accorpa le tasse che precedentemente si occupavano di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria. È stato introdotto dal 1° gennaio 2021 ed è a favore degli enti locali, in sostituzione di altri tributi, tra cui la tassa e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap e Cosap)
Le ipotesi sui nuovi aiuti economici
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le modalità di fruizione del bonus, che potrà essere richiesto dal 10 febbraio al 10 marzo 2022 comunicando l’importo versato per lo scorso anno tramite i canali telematici dell’Agenzia
Le novità per la pubblica amministrazione nel 2022
Il credito d’imposta è riconosciuto in proporzione al canone versato per l’anno 2021, per un ammontare corrispondente al canone pagato per non più di 6 mesi. Se però il versamento è stato corrisposto per un numero diverso di mensilità, sarà necessario ricalcolare la cifra

Se dunque il canone è stato versato per un periodo di tempo inferiore ai 6 mesi, il contribuente dovrà prendere in considerazione l’intera cifra che è stata pagata. Se invece il canone è stato versato per un periodo di tempo superiore ai 6 mesi, il contribuente dovrà dividere l’intera cifra pagata per il numero di mesi e poi moltiplicare il risultato per 6

Una volta calcolata la cifra, si deve comunicare all’Agenzia delle Entrate l’importo versato a titolo di canone per l’anno 2021: la finestra di tempo è dal 10 febbraio 2022 al 10 marzo 2022

L’ammontare massimo del credito d’imposta è pari all’importo versato relativamente all’anno 2021 a titolo di canone, moltiplicato per la percentuale che sarà resa nota dalll’Agenzia delle Entrate entro il 21 marzo 2022

A partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione , il credito d’imposta sarà utilizzabile dai beneficiari in compensazione, esclusivamente tramite i servizi telematici delle Entrate

Infine l’Agenzia ha comunicato che, per favorire la ripresa del mercato della pubblicità effettuata sulle aree pubbliche o aperte al pubblico, l’agevolazione spetterà anche nei casi in cui il versamento del canone per il 2021 sia stato effettuato tardivamente, purché comprensivo di interessi e sanzioni, ed entro la data di presentazione della comunicazione dell’importo versato per lo scorso anno a titolo di canone