
Pubblica amministrazione: dalle nuove assunzioni allo smart working, le novità del 2022
La manovra di bilancio del governo Draghi “stanzia oltre 3 miliardi nel triennio per sostenere le riforme e rimettere la PA al centro della crescita sociale ed economica del Paese”, ha spiegato il ministro Brunetta. Ecco tutte le novità previste per quest’anno

La manovra di bilancio del governo Draghi prevede, tra le altre cose, anche alcune novità per quanto riguarda la Pubblica amministrazione: non solo arrivano le risorse per nuove assunzioni ma ci sono interventi anche per chi è già dipendente pubblico
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Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha espresso soddisfazione per una manovra che “stanzia oltre 3 miliardi nel triennio per sostenere le riforme e rimettere la PA e i dipendenti pubblici al centro della crescita sociale ed economica del Paese, dalla parte dei cittadini e delle imprese”
Le misure per le famiglie nella manovra
Arrivano nuove assunzioni a tempo indeterminato nella Pubblica amministrazione, con lo stanziamento di complessivi 935 milioni di euro così suddivisi: 100 milioni nel 2022, 200 milioni nel 2023, 225 milioni nel 2024, 210 milioni nel 2025 e ulteriori 200 milioni a partire dal 2026
Le misure per le imprese nella manovra
Le nuove assunzioni saranno concentrate nei seguenti comparti: Funzioni centrali (Agenzie Fiscali, aziende, enti pubblici e ministeri), Funzioni locali (personale degli enti locali), Istruzione e ricerca, Sanità
Le misure più importanti della manovra
La manovra prevede inoltre lo stanziamento di 310 milioni di euro per il 2022 e di ulteriori 500 milioni a partire dal 2023 per coprire gli indennizzi della vacanza contrattuale tra il 2022 e il 2024 (cioè l’indennità percepita nel periodo che intercorre tra la scadenza di un contratto collettivo nazionale di lavoro, o di altro accordo, e il suo rinnovo)

Salgono gli stipendi dei sindaci, le cui responsabilità sono aumentate dagli interventi previsti nel Pnrr: a questo scopo sono stanziati 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023 e 220 milioni dal 2024 (in foto i sindaci di Milano e Roma, Beppe Sala e Roberto Gualtieri)

Nel prossimo triennio sono inoltre dedicati 120 milioni di euro (20 nel 2022, 40 nel 2023 e 60 nel 2024) al rafforzamento del comparto di Difesa, sicurezza e soccorso pubblico

A partire dal 2022 è previsto un “salario accessorio di produttività” per i dipendenti pubblici - compresi dirigenti, insegnanti e Forze armate - che si sono contraddistinti per efficienza nel lavoro. Per garantirlo sono stati stanziati 200 milioni di euro

Da quest’anno sono poi previsti 95 milioni di euro per il finanziamento di nuovi percorsi di carriera per il personale pubblico non dirigente

Sono poi stanzianti anche 50 milioni di euro a partire dal 2022 per finanziare il “Fondo per la formazione”, atto a riqualificare i dipendenti pubblici

Infine è previsto un intervento sul personale del Coni: il trasferimento al Comitato olimpico di alcuni contratti di lavoro in essere con Sport e Salute Spa (l’azienda pubblica che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia) e l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato per sopperire alle carenze di organico

Capitolo smart working: con l’acuirsi dei contagi, torna la raccomandazione da parte del governo di favorire quanto più possibile il lavoro agile sia nel settore pubblico che nel privato
Cosa prevede la circolare sullo smart working
Per quanto riguarda la PA, l’ultima circolare del ministero prevede che “la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza” ma “resta l’obbligo di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid19”