Mutui 2022, cosa conviene tra tasso fisso e variabile secondo gli esperti
Kìron Partner S.p.A., società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, sostiene che quest’anno i tassi resteranno su valori più bassi rispetto al passato, permettendo a chi deve comprare casa di accedere a finanziamenti a condizioni favorevoli. Prima di decidere per quale tasso optare, è importante però fare alcune considerazioni anche sul proprio reddito
Molte delle persone che vogliono comprare casa si trovano di fronte a una scelta: sottoscrivere un mutuo con un tasso fisso o variabile. Decidere per quale strada optare non è sempre facile: bisogna conoscere l’andamento dei tassi, capire come andrà il mercato e quali misure verranno prese
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Kìron Partner S.p.A., società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha di recente diffuso una nota su questo tema. Nel documento si legge: “I tassi dei mutui hanno fatto rilevare dei lievi aumenti nel corso dei mesi centrali del 2021, un po’ per via della variabilità degli indici di riferimento a cui sono indicizzati, un po’ per il lieve rialzo degli spread da parte degli istituti di credito, fenomeno che come in precedenza analizzato sembra essersi esaurito”
Le analisi di Kiron Partner Spa
“Attualmente”, afferma il presidente Renato Landoni nella nota, “la forte liquidità di cui godono gli istituti di credito sta portando a un allineamento dell’offerta bancaria su spread abbastanza contenuti”
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Nel prossimo futuro, prosegue Landoni, si potrebbe determinare un leggero aumento dei tassi, ma questi "resteranno comunque su valori molto bassi rispetto al passato e permetteranno così di ottenere accesso ai finanziamenti a condizioni convenienti anche per il 2022”
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Ma quale tasso scegliere? Per rispondere a questa domanda, Kiron Partner Spa ha fatto alcune simulazioni. In una di queste, viene calcolato l’importo della rata mensile di un mutuo ipotecario del valore di 110mila euro per una durata di 25 anni, ipotizzando che l’immobile valga 160mila euro e che lo spread medio di mercato si attesti all’1,10% sia per il tasso fisso che per il tasso variabile
“Con un mutuo a tasso fisso”, si legge nel comunicato, “sosterremmo una rata di 438 euro, circa 46 euro in più rispetto a quanto dovremmo sostenere se scegliessimo un mutuo a tasso variabile, in quanto la sua rata ammonta a 392 euro”
A questa considerazione, Kiron aggiunge due postille. Innanzitutto, questo scenario si verificherebbe se i tassi rimanessero sempre agli attuali livelli, “cosa che è difficilmente verificabile in un orizzonte temporale così lungo”
Inoltre, per chi vuole optare per il mutuo variabile, che viene definito la situazione di maggior risparmio, “è fondamentale capire quanto il reddito del nucleo familiare sia in grado di sopportare eventuali aumenti di rata, sia in termini di capacità di rimborso sia in termini di sostenibilità del tenore di vita”
Per aiutare le persone a scegliere per quale tasso optare, Kiron Partner Spa riporta altri quattro esempi. A partire da un determinato importo e dalla durata del mutuo, si calcolano la retta mensile con tasso fisso, quella con tasso variabile e la differenza tra le due. In una di queste simulazioni si considera un mutuo di 50mila euro spalmato su dieci anni. In un'altra ancora, un mutuo di 250mila euro spalmato su 25
In generale, conclude il presidente della società, “resta ancora molto conveniente sottoscrivere un mutuo per acquistare l’abitazione in quanto i tassi sono attesi alle attuali quotazioni o in lieve aumento per tutto il 2022”