Modena, infermiera di Rsa indagata per l'omicidio di una degente

Cronaca
©Ansa

Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri e dal Nas di Parma, la donna avrebbe causato la morte di una paziente di 62 anni, malata di sclerosi laterale amiotrofica e in regime di sedazione profonda mediante cure palliative. Per farlo avrebbe immesso aria in un catetere venoso provocando la morte della  degente

ascolta articolo

Ipotesi di omicidio volontario pluriaggravato e falsità materiale e ideologica. Queste le accuse con cui un’infermiera 49enne impiegata in una Rsa della provincia di Modena è stata indagata dalla procura della città emiliana. Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri e dal Nas di Parma, la donna avrebbe causato la morte di una paziente di 62 anni, malata di sclerosi laterale amiotrofica e in regime di sedazione profonda mediante cure palliative. L’infermiera, secondo l’accusa, avrebbe immesso aria in un catetere venoso provocando la morte della stessa degente.

La vicenda

Il fatto sarebbe successo lo scorso 31 maggio quando, come riferito dalla Procura di Modena, l'infermiera sarebbe stata vista dal personale sanitario mentre, utilizzando una siringa vuota, insufflava aria in un catetere venoso collegato al braccio destro della degente. In base all'ipotesi accusatoria, dunque, questo gesto avrebbe provocato la morte della 62enne. Di qui sono scattate le indagini, dopo la denuncia presentata dal responsabile d'area della Rsa in cui lavorava l’infermiera. Ora a carico della donna è stata applicata la misura interdittiva dalla durata di otto mesi del divieto temporaneo di esercitare professioni di infermeria, operatrice sociosanitaria, assistente ad anziani, segretaria di studi medici o strutture sanitarie.

Approfondimento

Gettonisti, linee guida: limiti a uso e costi per medici e infermieri

Cronaca: i più letti