
PagoPA, nel 2022 cassetto digitale per atti della pubblica amministrazione: come funziona
Contro le scartoffie arriva un "cassetto digitale degli atti" che farà da interfaccia tra i cittadini o le imprese e la Pa. Consentirà pagamenti e anche di archiviare atti e notifiche, anche di valore legale. Inoltre, vedrà la luce la piattaforma digitale nazionale dei dati, che consentirà lo scambio tra le varie amministrazioni: basterà fornire una sola volta l'Isee o altre informazioni e le amministrazioni non dovranno più richiederle. Hanno già aderito l'Agenzia delle Entrate e l'Inps

Addio scartoffie. Gli italiani potranno abbandonare il cassetto nel quale mettono ricevute di pagamento e notifiche, lettere ricevute e risposte date alle amministrazioni pubbliche. Arriva un ''cassetto digitale degli atti'' che farà da interfaccia tra i cittadini o le imprese e la Pa. Consentirà pagamenti e anche di archiviare atti e notifiche, anche di valore legale
GUARDA IL VIDEO: Italia digitale, PA in ritardo su servizi online
È questa una delle novità in arrivo nel 2022 con l'attuazione di alcuni dei progetti del Pnrr da parte di PagoPA, la società pubblica per il digitale che gestisce la "App IO" usata, tra l'altro, per cashback o green pass
Pagopa: come funziona il sistema di pagamenti elettronici
Ma nel 2022 vedrà la luce anche la piattaforma digitale nazionale dei dati, che consentirà lo scambio - l'interoperabilità - tra le varie amministrazioni. Basterà fornire una sola volta l'Isee o il titolo di studio, l'indirizzo o altro ancora e le amministrazioni pubbliche non dovranno più richiederlo
Digilate: l'Italia sale nella classifica Ue. Male il capitale umano
Hanno già aderito al progetto l'Agenzia delle Entrate, l'Inps e l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr)

"L'obiettivo è rendere i servizi Pa semplici come i privati", ha dichiarato Giuseppe Virgone, Ceo di PagoPA, che nel 2021 ha registrato un totale di 180 milioni di operazioni di pagamento, per un valore di 34 miliardi. I download dell'app IO sono a quota 24 milioni, con quasi 55mila servizi offerti da oltre 6.500 enti

La piattaforma di pagamenti elettronici, chiamata Centro Stella, che ha consentito durante il cashback di gestire più di 4 milioni di transazioni al giorno, garantirà presto nuovi servizi e sinergie tra pubblico e privato, come l'erogazione semplificata di bonus e servizi attraverso gli oltre 3mila POS privati distribuiti sul territorio nazionale

PagoPA è stata creata nel luglio 2019. Nata con una logica da start up conta ora 200 dipendenti. "Il 50% è under 35 e l'età media è di 37 anni - afferma il direttore finanza e amministrazione, Maria Teresa Lucibello -. Abbiamo un approccio multidisciplinare: non solo ingegneri informatici, ma anche designer, data scientist, esperti di sicurezza e privacy e copywriter. Risorse che spesso hanno un background umanistico. Sul fronte economico, poi, il fatturato dal 2020 al 2021 è più che raddoppiato"

La società ha tre progetti legati al Pnrr che vedranno la luce nei prossimi 12 mesi, per essere implementati negli anni successivi. Si parte dall'impegno a rendere più capillare la piattaforma pagoPA e la app IO: arriveranno su queste piattaforme nuovi servizi pubblici, come la possibilità di ricevere subito i bonus collegati a specifici requisiti o servizi con la stessa facilità e meccanismo del cashback. Con l'acquisto per l'utilizzo di un eventuale bonus bici o di un bonus mamme, ad esempio, si vedrebbe subito accreditato il beneficio

PagoPa è uno strumento che si presterebbe anche ad altre evoluzioni: consente che spese collegate a detrazioni vadano a finire direttamente nella dichiarazione precompilata, come oggi accade con gli scontrini dei farmaci. C'è poi la piattaforma delle notifiche, una sorta di cassetto digitale nel quale finiranno lettere, atti, notifiche e conserverà i relativi pagamenti fatti verso le pubbliche amministrazioni

Il terzo progetto è quello che attuerà in modo digitale un pieno scambio di dati tra amministrazioni pubbliche: non ci sarà più la necessità di fornire due volte informazioni che la Pa già possiede. L'Isee, ad esempio, lo si presenta una sola volta. Saranno due servizi che guarderanno al cittadino per migliorarne la vita, ma anche alle imprese, con impatto sull'efficienza eliminando degli inutili costi burocratici