
Rimborso 730 Agenzia delle Entrate: cosa cambia a partire dal 2022
La nuova proposta è di tagliare il credito di imposta derivato dal modello 730 per coloro che hanno debiti con il fisco. Se approvata nella legge di Bilancio, entrerebbe in azione già dal prossimo anno andando a penalizzare i cattivi pagatori. Ecco come funzionerebbe

Arriva una nuova proposta per la riforma del fisco da inserire nella legge di Bilancio 2022. La misura riguarda il taglio ai rimborsi sotto forma di credito di imposta derivati dal modello 730 per tutti coloro che hanno debiti con il fisco non saldati
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Se approvata, la proposta entrerebbe in azione già dal 2022 e andrebbe di fatto a penalizzare i cattivi pagatori, adattando i crediti d’imposta erogati ai cittadini sulla base della posizione nei confronti del fisco
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Il rimborso 730 è un credito di imposta cui possono accedere tutti i cittadini che nel corso di un anno si sono trovati a pagare più di quanto dovuto. Il contribuente può indicare di voler ricevere il rimborso direttamente in dichiarazione dei redditi
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Secondo la proposta fatta dal governo, il taglio del rimborso avverrebbe nel caso in cui il cittadino si trovi a credito nei confronti del fisco, ma abbia a suo carico delle vecchie imposte insolute

Così il credito dovuto al contribuente verrà azzerato o diminuito, in base all’importo per cui si trova in debito

Per esempio, se un contribuente registra un credito d’imposta di 400 euro, ma tramite verifica incrociata si scopre che lo stesso deve al fisco 300 euro, il credito del rimborso 730 erogato verrebbe ridotto a 100 euro

In questo modo il cittadino che ha un debito con il fisco andrà a pagare in parte il debito stesso con la mancata ricezione del credito di imposta

Lo scopo di questa proposta è potenziare il sistema di riscossione. Per attuarla, il fisco dovrà effettuare controlli incrociati tra l’Agenzia delle Entrate e l ’Agenzia delle Entrate Riscossione