
Modello 730, ecco quali sono le detrazioni a rischio eliminazione
Con la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri a ottobre, l'attenzione è puntata anche sul riordino delle cosiddette tax expenditures. L’obiettivo è quello di tagliare una grossa fetta delle numerose agevolazioni (circa 60) per i contribuenti. Le più utilizzate non dovrebbero essere comunque a rischio

Sulla riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri a ottobre, l'attenzione è puntata anche sul riordino delle cosiddette tax expenditures. L’obiettivo è quello di tagliare una grossa fetta delle numerose agevolazioni utilizzabili dai contribuenti
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Sono oltre 80, come riporta il Corriere della Sera, gli sconti presenti sul 730. Questi vengono utilizzati in maniera più o meno ricorrente dai contribuenti e circa 60 potrebbero essere a rischio
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Dietro al riordino, prefigurato dal disegno di legge a cui i decreti delegati dovranno dare attuazione, ci sono possibili e probabili tagli a tutta una serie di spese. Potrebbero quindi sparire dal 730 e dalla dichiarazione dei redditi gli sconti fiscali su molte delle spese sostenute che danno diritto a detrazioni o deduzioni fiscali ai fini Irpef. Ma quelle più ricorrenti dovrebbero essere salvate

Sulle spese sanitarie, la riduzione è pari al 19% di quelle complessivamente sostenute nel periodo d’imposta, al netto di una franchigia di 129,11 euro. Se le spese riguardano l’acquisto di medicinali, la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (cosiddetto “scontrino parlante”), mentre per gran parte delle altre spese è necessario il pagamento con un sistema tracciabile

Vi sono poi i contributi previdenziali versati alle forme di previdenza obbligatoria, i contributi alla previdenza complementare fino ad un massimo di 5.164,57. Queste spese sono tra le più utilizzate dai contribuenti e dovrebbero essere salvate

La stessa detrazione si applica agli interessi passivi sui mutui stipulati per l’acquisto dell’abitazione principale. In questo caso la deduzione spetta fino ad un massimo di 4mila euro. Tra le detrazioni, con misure differenti, anche quelle per le ristrutturazioni di immobili, spese veterinarie e tasse scolastiche. Anche queste spese sono utilizzate in maniera ricorrente e quindi dovrebbero resistere

Tra gli sconti a rischio, ci sono invece le diverse decine di spese poco utilizzate dai contribuenti, talvolta semplicemente perché poco ricorrenti

A rischio, per esempio, le agevolazioni per gli asili nido, le spese sanitarie per disabili, le erogazioni liberali alle società dilettantistiche, per attività culturali ed artistiche per gli istituti scolastici, spese per il mantenimento di cani guida dei non vedenti. Questi sono solo alcuni esempi di quegli sconti utilizzati da meno dell’1% dei contribuenti

Va ricordato che la riforma fiscale prevede il riordino sia delle deduzioni dalla base imponibile che delle detrazioni dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche

Le ricadute effettive si vedranno solo al momento dell’attuazione della delega che è prevista entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore