
Fisco, al via una settimana di pagamenti fra rottamazione ter e saldo dell'Imu
Con i 5 giorni di tolleranza e la miniproroga di 9 giorni decisa dal governo, è slittata al 14 dicembre la cosiddetta "pace fiscale". Due giorni dopo tocca all'imposta sugli immobili che non sono prima casa e agli adempimenti periodici Irpef, Inps e Iva. Intanto in Parlamento si discute di una diluzione ulteriore delle cartelle e di una rottamazione-quater, in attesa della Manovra per capire se ci sono le coperture

È una settimana di pagamenti da versare al Fisco quella che inizia oggi, lunedì 13 dicembre. Due su tutte le date da ricordare: il 14 dicembre per la rottamazione ter e il 16 per il versamento dell’Imu
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14 DICEMBRE - Entro martedì bisogna pagare le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, la cosiddetta "pace fiscale". Il pagamento deve essere fatto in un'unica soluzione e, rispetto al precedente termine, è slittato di 14 giorni (dal 30 novembre, 5 giorni di "tolleranza" più 9 di miniproroga decisa con il decreto fiscale)
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16 DICEMBRE - Entro giovedì bisogna invece pagare il saldo dell'Imu, che da solo porterà all'erario 9,7 miliardi e riguarderà 25 milioni di proprietari di seconde case
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16 DICEMBRE - Sempre il 16 dicembre c'è anche la scadenza degli adempimenti periodici Irpef, Inps e Iva per i contribuenti titolari di partita Iva e per i sostituti d’imposta

Mentre i miliardi provenienti dall'Imu sulle seconde case (imposta che va a sommarsi alla cedolare secca per le seconde case in affitto) sono per lo Stato una cambiale garantita, gli incassi dalla rottamazione ter e del saldo e stralcio sono ancora oggetto di confronto fra maggioranza e governo

In Parlamento, infatti, sono molte le "spinte" a riaprire la partita e sono trasversali tra i partiti e l'esecutivo. Molti, delusi dal micro-intervento del decreto fiscale, hanno infatti puntato l'attenzione sulla Manovra che ora potrebbe diventare il veicolo di una nuova "pace" con l'amministrazione fiscale. Ovvero riammettere al beneficio chi non ha pagato concedendo una nova rateizzazione

Il termine del 14 dicembre è perentorio: se non si paga si decade dal diritto. Per il governo si è più volte espressa la viceministra all'Economia Laura Castelli, che dopo l'approvazione del dl fisco ha commentato: "Sono interventi molto onerosi ma necessari", aggiungendo che tra le ipotesi ci sono sia una diluzione ulteriore delle cartelle che la rottamazione-quater

L'idea di molti è che la crisi economica legata alla pandemia non sia ancora finita. Non avrebbe dunque senso drenare liquidità a cittadini e imprese, soprattutto ora che con la riforma Irpef si cerca di lasciar loro più soldi nelle tasche

Più radicale l'idea del leader della Lega Matteo Salvini, che ha spiegato: "A noi piacerebbe intervenire anche sulle cartelle di Equitalia per rottamare le troppe cartelle che sono pronte a partire"

Nell'arco parlamentare lo spiegamento per un piano più soft dei pagamenti (chiesto anche dai piccoli imprenditori) è stato ampio e si è palesato in occasione del confronto sul dl fiscale: erano infatti allineati diversi dei 915 emendamenti proposti al decreto depositati in commissione Finanze

Lega, Pd e FI avevano presentato emendamenti sostanzialmente uguali per la proroga dal 30 novembre al 31 dicembre della scadenza per pagare le rate arretrate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, o in alternativa per spalmare il saldo in quattro rate trimestrali, la prima entro la fine dell'anno

FdI chiedeva invece la proroga fino al termine dello stato di emergenza. Ma il nodo è stato quello delle coperture. Ora in Manovra si vedrà se le coperture potranno essere rintracciate